Inserisco due video sulla stessa tematica, o meglio, sulla stessa problematica. Il sessismo in pubblicità e nei mass media per decenni ha amplificato e distorto mentalità e comportamenti già esacerbati dal patriarcato, dal consumismo e dal privatismo (queste ultime sono due ideologie sottostanti e giustificatrici del momento attuale e degli sviluppi recenti del capitalismo).
La donna è oggetto, il maschio domina e il mercato smercia. In società maschiliste e patriarcali la vendita dei prodotti diventa vendita del corpo e di un immaginario sessista e, spesso, misogino. Il primo video raccoglie numerosi esempi italiani e internazionali. Il secondo “Rappresentazioni di genere nella pubblicità” è un progetto scolastico creato dal gruppo sugli studi di genere e le donne (Women and Gender Studies class) alla University of Saskatchewan di Sarah Zelinski, Kayla Hatzel and Dylan Lambi-Raine. Mostra quanto possono essere ridicole le forme in cui i media ritraggono i ruoli di genere e gli stereotipi ad essi legati attraverso un ribaltamento dei ruoli uomo-donna (nella seconda parte del video).
Foto di un estratto del programma sessista danese Blachman (o “uomini che guardano le donne e commentano”, definito come “il più sessista del mondo”). Leggi dell’iniziativa CASCOS ROSAS in Ecuador…