Lascia o raddoppia, il nuovo spot della Tim è un’altra merda sessista da cinepanettone.
Nell’ultima parte dello spot abbiamo Cristian e Belen invitati ad una festa. Christian rimorchia intanto due ragazze. Non si sa perchè negli spot ragazzine poco più che ventenni dovrebbero appiccicarsi ad un uomo così tanto maturo di età quanto immaturo dal punto di vista psicologico.
Le due donne sempre ” tanto mute quanto gnocche” danno l’idea della comicità sessista dei cinepanettoni dove le donne devono essere belle e oche.
L’amico chiede a Christian: “che fai ci lasci?”.
De Sica si avvinghia alle due ragazze che ammiccano disponibili promuovendo un idea femminile alla stregua di un oggetto sessuale. Gli risponderà: “Ma che lascio! io raddoppio“, accostando il corpo femminile al prodotto da vendere.
Con lo spot viene resuscitato il ruolo del playboy, dell’uomo che basta un menage a trois e avere due donne bellissime e giovani che lesbicano per lui per dimostrare la propria virilità.
Vi immaginate se uno spot almeno una volta nella vita mostrasse Belen avvinghiata a due ragazzi?
Sarebbe impossibile perchè negli spot come nella realtà la donna è preda, uno strumento che serve per garantire la virilità del maschio.
Ho analizzato diversi spot e alla donna vengono affidati sempre ruoli o servili o di assistenza del maschio:
Abbiamo la rigeneratrice degli uomini ubriachi, il pungiball per gli uomini depressi (che in realtà è violenza sulle donne), Il giocattolo sessuale 24 su 24, la donna come badante (per volontariato si presume) visto che ammicca perfino ad uomini 30 anni più vecchi di loro (come in questo caso), e la colf a gratis che deve tenegli sempre la casa pulita e cucinagli buoni pranzi (anche quando rientra da un lavoro stressante).
A Belen è bastato lasciare Borriello per vedersi appiccicata l’etichetta della “puttana”.
La donna in tv e nella pubblicità (compresa questa) deve mostrare le cosce, il sedere, le tette e deve restare addomesticata in quel ruolo svilente che non le concede alcuna libertà relazionale. Si deve avvighiare anche a cinquantenni in piena crisi di mezz’età e mai a ragazzi belli, coetanei o magari più giovani di lei.
Con lo spot ritorna il vecchio ruolo del vitellone latino. Quel ruolo stereotipato ma vergognoso in quanto abbiamo visto nei seguenti fatti di cronaca come finiscono le relazioni tra “anziani” e “bambine”.