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Sessualità e disabili. Le “barriere architettoniche” dell’affettività. Riflessione sui bisogni affettivi delle persone disabili | di Davide Pizzi in Scambi di Prospettive

Creato il 07 aprile 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

Un articolo de La Stampa (1) attira la mia curiosità: la notizia riporta l’intenzione di costruire in Inghilterra una sorta di “casa privata di appuntamenti” per persone con disabilità, con l’intento di “educare i disabili ad una sessualità sana [perché i disabili] hanno esattamente i bisogni di qualunque persona normodotata”. Da professionista mi accorgo che lavorare nel settore della disabilità da qui in futuro comporterà sempre più affrontare le dinamiche sessuali, e perciò servirà discutere su metodi e tecniche, principi epistemologici ed etica professionale, per avviare percorsi costruttivi tra operatori, disabili e familiari, mediante un continuo processo di feedback.


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