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Sesta tappa del Blog Tour "Rosso Placebo"

Creato il 08 ottobre 2014 da Chaneltp @CryCalva
Buongiorno carissimi lettori! Scusate l'assenza degli ultimi giorni ma l'università ha deciso di non darmi tregua sin da subito e la povera Christy ha un paio di problemi col pc! Oggi vi presentiamo la tappa di "Rosso Placebo" sul nostro blog!
Sesta tappa Blog Tour
ROSSO PLACEBO Sesta tappa Blog Tour


Il termine “punk” riconduce a qualcosa di marcio, fastidioso, sgradevole. L'etimologia della parola risulta di gran lunga più antica, del suo riutilizzo allo scopo di rappresentare una cultura musicale, che emerse in modo prorompente negli anni settanta. I maggiori esponenti inglesi sono i Sex Pistols e i Clash, mentre l'America vanta la presenza dei RamonesÈ difficile rintracciare un'ideologia comune che leghi le sue numerose classificazioni; tuttavia va sottolineato il rigetto più assoluto di ogni forma di controllo. Per quanto riguarda l'Italia, vide il movimento affermarsi lentamente, con una decina d'anni di ritardo e in modo piuttosto confuso. La sua diffusione cominciò a prendere una forma effettiva tra il '77 e il '79, ad opera delle riviste “Ciao 2001” e “Popsters”. Televisivamente parlando, le prime trasmissioni a trattare l'argomento furono “L'altra domenica”, “Odeon” e “Tutto quanto fa spettacolo” che, grazie a un servizio sui Sex Pistols presenti a una festa punk, contribuì a creare curiosità intorno al fenomeno. Il punk non riscosse subito un grande successo, tanto che le prime etichette che s'interessarono ad esso, realizzarono i primi lavori in studi casalinghi e li distribuirono a una cerchia ristretta di persone che potesse apprezzarlo. Per lo più si trattava comunque di autoproduzione. Il 1980 fu l'anno che ufficialmente inaugurò i concerti punk in Italia, aprendo le danze con i Ramones, i Damned e i ClashIl movimento comprende infiniti sottostili, che è pressoché impossibile nonché inutile elencare tutti, sia per la variegata frammentazione, sia perché derivano sempre dallo stesso concetto. È come prendere un pensiero comune di fondo e liofilizzarlo all'infinito. La domanda giusta da porsi per capire è: “Perché un giovane giunge ad abbracciare il punk, che sia puro o semplicemente una sua tenue sfumatura?” Ovviamente, per ribellione. Esso non è semplicemente un modo di vestire, uno stile da sfoggiare davanti agli amici. Sesta tappa Blog Tour È piuttosto una condizione dell'anima in trappola che ha voglia di uscirne, di liberarsi dalle catene troppo strette che la società violentemente impone. L'anfibio, le borchie, la musica, sono solo un punto d'approdo; non d'inizio. Non si tratta, pertanto di moda. È semplicemente ciò che esce dal bozzolo, dal momento in cui vi si chiude dentro un bruco ferito a morte. Un incasellarsi in una categoria che si percepisce come sicura, un riparo in cui ci si può aspettare un minimo di comprensione. Nessuno giunge a rigettare un sistema che apprezza e dal quale si è sempre sentito accettato, come nessuno fugge da una famiglia da cui è sempre stato accolto con amore. A un certo punto della vita accade qualcosa nel singolo individuo, che cercherò di spiegare in breve. Fuori dalla protezione di un circuito chiuso come la scuola, si va avanti senza certezza alcuna, appoggiandosi a sostegni continuamente friabili. Le promesse che il passato ci ha fatto non valgono più, infrante una ad una. Si finisce a lottare contro un mostro più forte di noi, e i tentativi di abbatterlo non funzionano mai. S'innesca una reazione inconsapevole: quella volontà profonda di abbattere il male alla radice, di rendere visibile quell'immenso fiume letale di rancore e sofferenza. Come se servisse ad alleggerirlo. Allora si cambia dentro: si diventa ostili, arrabbiati, chiusi eppure fragili come non mai. E questo come uno specchio si riflette all'esterno, cambiando drasticamente abiti, preferenze musicali e comportamenti. Come nel caso di Violet, la protagonista di Rosso Placebo. Lei non conosce realmente la sua identità più profonda: non trova un nuovo incasellamento. Non sa spiegare se è davvero una punk, o una goth, o se rientra in un'altra categoria a lei completamente sconosciuta. Spera, prima o poi, di essere perlomeno capita. Di non dover reprimere la propria persona per sempre. Lei sa solo che non appartiene a un mondo comune, e che il mondo comune non le appartiene. Cerca solo un modo per distinguersi, una via di fuga dal fingersi per forza felice. Un modo per palesare agli altri che lei è unica e vera, nonostante la sua insoddisfazione. Un modo per scaricare quella rabbia e urlare che nonostante tutto, nonostante il suo sentirsi perennemente inutile, evitata, derisa, lei è viva. Una persona come le altre, che ha diritto alla sua parte di comprensione, di affetto. Che la sue esistenza non è utile, non è giusta, ma va avanti a discapito di ciò. Quasi per dispetto, per ribellione alle ingiustizie che ha subito. Dal libro:


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“Spettacolo pessimo: eyeliner e ombretto nero che uso in quantità industriali mi hanno sporcata e la strana combinazione cola un po' dappertutto. Non sarà proprio perfetto, ma col nero mi piace abbondare; persino con la matita sotto l'occhio, anche se so perfettamente che il risultato è un completo mascherone. Io mi piaccio solo così. Sorrido timida, forse soddisfatta da ciò che vedo. Che poi se ci si pensa, in fondo è un bel colore il nero. No, ad essere sinceri non è neanche un colore, ma mi fa sentire protetta e mimetica in quest'angosciante città, dove a spiccare son solo i rami neri stagliati contro il perenne grigio piombo massiccio del cielo e delle case: così possenti e allo stesso tempo in rovina.(…) Molti, di frequentarmi non ne vogliono sapere e si giustificano dicendo che con certa gente non vogliono avere a che fare. Dimenticano che in fondo, nero o no, sono solo un essere fatto di pelle, cuore e sangue, che parla, ride e soffre. Diamine, sono un essere umano! C'è una persona sotto tutto quel trucco... ma non importa. Tanto con la mentalità dei miei, o meglio, di mia madre, non avrò mai il permesso di andare in giro con qualcuno: a che servirebbe anche solo provare a farmi accettare?!” Link per l'acquisto (soli 0,99 €): Amazon: http://www.amazon.it/Rosso-placebo-Federica-Forlini-ebook/dp/B00HV29DJO inMondadori:  http://www.inmondadori.it/Rosso-placebo-Federica-Forlini/eai978886885628/ iTunes https://itunes.apple.com/it/book/rosso-placebo/id797225496?mt=11 Blog dell'autrice: http://lastanzarossa23.blogspot.it/ Pagina facebook dell'autrice: https://www.facebook.com/pages/The-best-of-phrases/137906796255316?fref=ts
Di seguito vi lasciamo invece l'elenco delle varie tappe per saperne un po' di più :P


Oriana e Alekos
13/09, La stanza rossa: http://lastanzarossa23.blogspot.it/
Amori immortali 
17/09, Ispirazione - Il blog di Ilaria Goffredo:http://ilariagoffredoromanzi.wordpress.com/
Il vampiro e l'anima
22/09, Diario di una ragazza madre in carriera:http://kazetotomonisarinu.blogspot.it/
Il coraggio
26/09, Magla: l'isola del libro: http://maglalibri.blogspot.it/
La famiglia fantasma
02/10, La mia canzone per te: http://monicaportiero.over-blog.it/
La lotta interiore del punk
08/10, Un buon libro non finisce mai: http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.it/
L'esteta moderno
16/10, Connie Furnari: http://conniefurnari.blogspot.it/
L'Urban Fantasy
24/10, Viaggi nell'arte: http://ginevrawilde.wordpress.com/

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