Autore: Alessandro Baricco
Editore: Rizzoli
Anno: 1996
Pagine: 112
Prezzo: 9,50€
Era il 1861. Flaubert stava scrivendo Salammbó, l’illuminazione elettrica era ancora un’ipotesi e Abramo Lincoln, dall’altra parte dell’Oceano, stava combattendo una guerra di cui non avrebbe mai visto la fine.
Hervé Joncour aveva 32 anni.
Comprava e vendeva.
Bachi da seta.
Seta è un romanzo breve. No.
Seta è una lunga poesia.
Questo il verdetto della mente durante il famelico nutrirsi di parole durato poche ore.
Sensazioni morbide come la seta, sensazioni, quelle che spesso si provano leggendo Baricco.
Lo scrittore torinese è uno che non scende a compromessi.
Sa scrivere solo come fa. Sa scrivere solo bene.
E quando le righe che si parano nitide ed ordinate sotto i tuoi occhi sono così giuste, così esatte, non è necessario che siano una moltitudine.
Bastano poche, perfette, parole per esprimere un pensiero. La differenza tra uno scrittore ed un romanziere è questa.
Il primo sceglie con cura le sillabe del suo narrare, il secondo riempie pagine di idee spiegate in loquaci descrizioni.
Seta è la storia di una vita, quella di Hervé Joncour, commerciante di bachi da seta.
Per qualche ragione basta questa figura, questo lavoro particolare a catturare il lettore dopo poche pagine. Come se si percepisse che ci si trova dinnanzi a qualcosa di diverso, di speciale.
Non c’è molto da dire sulle vicende narrate.
Il libro è il racconto di Hervé e del suo continuo viaggio, dalla Francia al Giappone e ritorno, alla ricerca di bachi da seta. Ma il viaggio non è solo lo spostarsi verso i cieli d’oriente. E’ un viaggio nelle emozioni, negli odori, nell’amore, nel peccato, nella storia. E’ un viaggio di viaggi, ognuno con una destinazione.
Baricco dona al lettore la percezione del reiterare degli eventi riproponendo più volte brani già letti senza mai recare disturbo, piuttosto donando l’ennesimo tocco di stile all’opera.
Per tutto il tempo ben speso leggendo le cento pagine lungo le quali si dirama la storia, tenderete a pensare: Dove sto andando ? Baricco, dove mi vuoi portare ?
Quando leggerete l’ultima riga, l’ultimo verso di poesia, la risposta non sarà una, saranno molte, uno stormo di pensieri, di ragioni, una per ogni conclusione, che sia del cuore o della mente non farà differenza.
Seta è seta letteraria, liscia e morbida, soffice e piacevole. È una carezza che non dimenticherete.
Baricco è amato da molti e, al contempo, criticato da alcuni.
Noi lo ammiriamo e crediamo abbia talento da scrivere, se poi quello stesso sia utile anche per vendere, buon per lui.
Sinossi:
Estratto dal film di François GirardLa Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. “Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L’uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa.”
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Alessandro Bricco è uno scrittore, saggista, pianista, critico musicale, sceneggiatore e regista italiano. È nato a Torino. È laureato in filosofia ed ha conseguito un diploma al conservatorio in pianoforte. Attualmente, tra le altre cose, collabora con Repubblica.it
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