A Biolchiland c’è un’edicola, una soltanto. E’ gestita dalla famiglia Settetti: marito, moglie, figlia. La figlia ha una figlia a sua volta. Ha pure un marito ma in 28 anni non l’ho mai visto quindi è come se non esistesse. Settetto ha 70 anni abbondanti, ha problemi all’anca, fuma ma non dovrebbe e non è molto sveglio, giusto per usare un eufemismo, al mattino spesso chiude l’edicola perché deve andare a fare la cacca. Settetta ha 70 anni circa, pettegola come poche, l’impressione è che il marito si sia rincoglionito a furia di ascoltarla. Settettina ha 40 anni e guida una macchina color vomito. La figlia di Settettina ha un nome odioso e alla moda tipo Aurora.
L’edicola Settetti, se si trovasse in un paese di gente disonesta, sarebbe rapinata un giorno sì e l’altro pure. Non servirebbero armi, minacce, coercizione. Basterebbe dire a Settetto di andare a cercare un inserto di un giornale. Ed è fatta: un’edicola intera da svaligiare. Per almeno 10 minuti.
Gli abitanti di Biolchiland sono molto coraggiosi, ordinano nell’edicola Settetti i libri per la scuola dei figli.
Anacleto quando ha bisogno di fotocopie va nell’edicola Settetti e se le fa da solo, perché se aspetta Settetto o Settetta fa notte.
I Settetti passano le giornate in edicola a “spuntare” i giornali dalla lista per i resi.
I Settetti li ho chiamati così perché non sono un chilo e forse a fatica tutti assieme raggiungono i sette etti. Se si impegnano. Odiosa Aurora compresa.
Stamattina Anacleto è andato come di consueto a prendere il giornale e stranamente c’era Settetta (probabilmente Settetto era a fare la cacca). Si è svolto questo dialogo
- Ma Darcy dov’è?
- A casa…
- Ma non esce mai?
- In che senso?
- Eh sta sempre chiusa in casa? Non va mai fuori per Biolchiland?
- Ogni tanto va a fare la spesa, arrivederci
Oggi porto il guinzaglio ad Anacleto e gli chiedo se mi porta a fare un giro per Biolchiland, che c’è tanto da vedere. Il prete che si caga addosso, uomini anziani mezzi nudi seduti fuori dall’osteria a bere vino di merda e a fumare, Settetto che cammina in mezzo alla strada, la macchina color vomito di Settettina, la casa con fuori Biancaneve e i sette nani, la pescheria che emana odori fetidi e mortiferi, e poi basta.
Stamattina in biblioteca un bambino mi ha detto che sono cicciona, come se non lo sapessi già. Cicciona ed equanime, vecchi di merda ma anche bambini di merda, gente di merda in generale. Non lavorerò mai alla pro loco di Arretratiland.