È KOI-351 la stella attorno alla quale due gruppi di astronomi hanno individuato bene sette pianeti. Ma la peculiarità non è tanto il numero, ma che siano tutte e sette transienti e che il più distante si trovi a solo unà unità astronomica dalla sua stella. Tra gli autori dell'articolo pubblicato da Astronophysical Journal; Davide Gandolfi Research Fellow AstroFit presso l'INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania
di Francesco Rea 30/10/2013 17:36La stella si chiama KOI 351, è situata a circa 2500 anni luce dalla Terra ed è catalogata così perché individuata dal satellite della NASA Kepler come un oggetto interessante con possibili pianeti che transitano di fronte al suo disco (KOI – Kepler Object of Interest – Oggetto Kepler Interessante). Ed in effetti attorno a questa stella sono stati trovati ben sette pianeti orbitanti. Tre trovati dal team di Kepler, altri quattro da un gruppo di astronomi europei, guidato da Juan Cabrera, astrofisico del DLR institute of Planetary research di Berlino, e del quale fa parte Davide Gandolfi, Research Fellow AstroFit presso l’INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania. Una conferma successiva di questa scoperta è arrivata recentemente da un gruppo di ricercatori guidato da Joseph R. Schmitt dell’Università di Yale.
I primi tre pianeti scoperti dal team di Kepler nel 2011 hanno periodi orbitali di 60, 211 e 332 giorni, mentre i quattro individuati per la prima volta dal team di cui fa parte Davide Gandolfi hanno periodi orbitali di 7, 9, 92 e 125 giorni.
La curiosità di questo sistema non è solo legata al numero di pianeti che transitano di fronte alla stella, che già di per sé è un primato. Ciò che rende il sistema veramente peculiare è dato dalla distanza che separa i pianeti dalla loro stella e non solo: “Il sistema planetario attorno a KOI-351 è un vero detentore di records – dice Davide Gandolfi – è il primo sistema planetario con ben 7 pianeti transitanti ed assomiglia ad un Sistema Solare in miniatura, con i pianeti più piccoli all’interno e quelli gassosi all’esterno. I cinque pianeti interni hanno un raggio compreso tra 1 e 3 raggi terrestri ed orbitano ad un distanza minore di quella che separa Venere dal Sole, mentre i due pianeti più esterni, di tipo Gioviano, orbitano alla stessa distanza che separa Venere e la Terra dal Sole.”
“Il sistema è poi gravitazionalmente stabile, anche se i pianeti hanno orbite così vicini le une con le altre ed i periodi orbitali sono in risonanza tra loro. Infine – conclude Davide Gandolfi – questi pianeti sono soggetti ad intense interazioni gravitazionali reciproche: ad esempio, il periodo orbitale del pianeta KOI-351g mostra delle variazioni fino a 26 ore. Questo è un altro record per la scienza planetaria: nessun altro esopianeta scoperto fino ad oggi mostra una variazione del suo periodo orbitale così grande!”.
Fonte: Media INAF | Scritto da Francesco Rea