Settembre vattene

Ho preso la foto di settembre, l’ho piazzata al centro della parete della mia stanza e la uso per giocarci a freccette.
Proprio come in quei film cattivissimi.

Tipo così.
Notate la concentrazione, l’aggressività e la rabbia repressa.

Ogni anno, quando si presenta questo mese (e mai un anno che decidesse di prendersi una vacanza, di andare su un eremo a meditare su se stesso, di tentare il suicidio magari riuscendoci!) comincio ad avere seriamente paura per me e per i miei cari.

Vorrei sapere se è solo una mia convinzione o è  effettivamente vero che a settembre va sempre tutto per il verso sbagliato.
A parte il fatto che vivere settembre equivale a stare in una macchina che arranca, tossisce, sussulta e non riesce mai a partire spegnendosi ogni volta, ma poi succedono solo cose strane e storte.
Per dirne solo un paio, mi si sono rotti stereo, mp3 e fono, ho rimandato due esami, ho litigato con una mia amica, ho assunto più farmaci in dieci giorni che in tutto l’anno fin ora trascorso e il tasso di intolleranza contro gli idioti è arrivato a un livello intollerabile, perché gli idioti attorno a me sono cresciuti di numero. A settembre gli idioti crescono sempre di numero.

Finalmente oggi è l’ultimo giorno del mese, anche se devo ammettere che non mi stupirei affatto se di qui a breve un comunicato stampa ci informasse che  settembre è stato prolungato di altri 20 giorni.
….Tipico di settembre!

A volte vorrei che esistesse una personificazione del mese di settembre solo per poterla prendere a botte. Anche se, da come stanno i fatti, sarei sicuramente io ad avere la peggio….ma forse un po’ di soddisfazioni resterebbe.

Bene, non mi resta che aspettare con trepidazione la mezzanotte e sperare di non vedere più settembre almeno per i prossimi undici mesi.

Ps: la scelta di scrivere il nome del mesa con la lettera minuscola è una scelta consapevole, legata ad una voluta mancanza di stima e rispetto, nonché ad un atto di sfida e ribellione nei suoi confronti.

Vai settembre, vai, che io ti faccio allegramente strada… frenandomi dal darti un calcio in culo appena oltrepassata la soglia.

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