La Diocesi di Trapani sta sperimentando ormai da anni una forma particolare di evangelizzazione che si svolge per strada, di notte, in genere in luoghi molto frequentati dai giovani ai quali si chiede di fermarsi per un momento di silenzio e di mettersi di fronte a Dio lasciando anche un piccolo biglietto con impressioni, richieste, desideri.
“In questi mesi abbiamo visto centinaia di giovani entrare nelle chiese che sono state aperte: molti incontrano Cristo attraverso la delicatezza della testimonianza di fede di giovani che credono – afferma don Sebastiano Adamo, direttore del centro diocesano per le vocazioni e responsabile del progetto Giona, acronimo di “Giovani per la nuova evangelizzazione” – le testimonianze che i ragazzi incontrati magari fugacemente ci lasciano possono riempire un libro e ci dicono quanta sete di autenticità e di sacro c’è nei ragazzi”.
Dopo una preparazione apposita ora l’esperienza del progetto Giona arriva in alcune scuole superiori di Trapani dove in questi giorni, durante le ore di religione cattolica, i ragazzi incontreranno gli studenti per raccontare la loro esperienza. Gli incontri si terranno con gli studenti del Liceo classico, liceo scientifico e Industriale di Trapani fino a venerdi 19 aprile.