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Settimo, non rubare. Inutili dritte per provare a proteggere le nostre moto

Da Motociclistidatavola
Cari Tavolini, proviamo ad affrontare un argomento doloroso e serio.Da qualche tempo ho iniziato a girare anche in MTB, per tenermi un po' in forma. Sono in alcuni gruppi WhatsApp che organizzano uscite e pedalate di continuo. Purtroppo capita spesso che ci siano messaggi tipo “Mi hanno portato via le bici dal garage” oppure “i ladri son stati a far visita a questo mio amico, se vedete queste bici fate sapere” e tanti altri.Quello dei furti è un problema e lo è anche per noi che andiamo in moto.Proviamo a mettere assieme tutte le idee di buon senso che ci vengono in mente per provare a rendere difficile il compito ai malintenzionati. Rendere difficile, perchè purtroppo se ci prendono di mira è difficile essere efficaci al 100%.Però qualcosa per dissuaderli, per farli desistere, si può fare.Intanto partiamo da un'analisi semplice: i furti di moto (e di bici) non avvengono a caso. Non è che uno ti entra in casa, ti ruba un po' di oro e poi vede la moto e dice “quasi quasi me la carico sul furgone”, chi ti ruba la moto parte con l'intenzione di rubarti la moto.Questo teniamolo presente perchè apre ad un'altra riflessione: chi ti ruba la moto quindi viene a colpo sicuro, sa che nel tuo garage c'è la tua moto.Come fa a saperlo? O ti segue dal vivo, fino a vedere dove posteggi la moto, o la vede nel tuo cortile o nel cortile del palazzo un giorno che fa un “sopralluogo”, oppure segue quello che fai “virtualmente”.Bene, proviamo a vedere cosa fare nelle tre occasioni, per cercare di rendere complicata la visita.Ora, se siete al bar, vi siete presi un caffè e andate a casa e avete la sfiga che qualcuno vi intercetti e vi segua c'è poco da fare, l'unica cosa è creare un ambiente che renda difficile il furto. Anche solo mettere un blocca disco alla moto in garage, metterla dietro a mille altre cose, può essere un aiuto. Piccolo e quasi inutile. Pensate a tutte le volte che smadonnate perchè per tirar fuori la moto dovete spostare mille cose, il principio è lo stesso.Nel secondo caso il consiglio è di non tenerla mai troppo visibile, anche se dovete usarla subito dopo mettetela in garage, lontano da occhi indiscreti.Ma queste due fattispecie sono la meno, quello da cui dobbiamo imparare a difenderci sono i pedinamenti virtuali. Ormai i social network fanno parte della nostra vita e condividere un giro, una mappa, geolocalizzarci fa parte delle nostre normali abitudini.Ecco, mentre noi pensiamo di condividere con amici le nostre conquiste corriamo il rischio di renderle disponibili anche per chi vuole sottrarci la nostra amata moto.Scrivere che siamo nel bel mezzo di una bellissima vacanza in Perù, ad esempio, contiene molte informazioni. Una delle precauzioni può essere: vivete la vostra vita in diretta e i social network in differita. Godetevi il Perù e al ritorno fate sapere agli amici dove siete stati, cosa avete visto.Fra l'altro la frase “vivete la vostra vita in diretta e i social network in differita” è molto figa, potrei farci una maglietta o altro. Altro aspetto. Ci sono ormai tante App che permettono di tracciare i nostri giri, quello che facciamo, Runtastic, Strava ma anche gli stessi navigatori ormai hanno uno spazio on-line nel quale condividere le nostre informazioni. Ecco, in questo caso potremmo evitare di condividere il punto di partenza. Mi spiego: quando andate a fare un giro non fate partire il vostro navigatore da casa vostra, andate a prendervi un caffè da qualche parte e fate partire e finire il vostro giro da lì. Una piccola accortezza che però non renderà pubblica una info importante: dove abitate voi e la vostra moto.Altra cosa, evitate di pubblicare foto con la targa del vostro mezzo. Non importa se voi non sapreste che farne di una targa, chi si occupa di furti siate certi che da una targa riesce a risalire a molte informazioni.Settimo, non rubare. Inutili dritte per provare a proteggere le nostre moto
Bene, ecco poche dritte che sarebbe bene seguire. Contano? Non credo più di tanto, penso che chi prende di mira una moto sia in genere abile e scafato e che queste accortezze contino poco. Però anche solo non facilitare il lavoro è già un inizio. Se riusciamo a non metterci addirittura in vetrina penso che possa essere solo un vantaggio. Poche accortezze, senza avvelenarsi la vita, senza dover rinunciare al bello dei social network, senza dover sempre vivere con la paura che possa succedere qualcosa. Se decidono di rubarci la moto molto probabilmente lo faranno, le nostre sono dritte per cercare di essere un po' più sereni, per non finire col dormire in garage abbracciati alla moto e uscire solo in condizioni di anonimato negando anche al bar con gli amici di aver fatto un qualunque giro.Questi figli di buona donna sono in giro e purtroppo sono pure molto preparati, cerchiamo di essere almeno furbi e di vivere serenamente.

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