Magazine Lifestyle

Severed

Creato il 18 settembre 2013 da Eymerich

Nel 1916 uno spietato serial killer dai denti affilati come rasoi terrorizza le strade d'america, un ragazzo vagabondo sogna di rincontrare suo padre, ma non sa che il sogno sta per trasformarsi in un incubo. Un horror solido e coinvolgente dalla penna di Scott Snyder e Scott Tuft e la matita di Attila Futaki
Severed
Con l'horror ho sempre avuto un rapporto ambivalente. Da un lato l'immaginario horror, con la sua tensione, la sua suspence, il suo smuoverti le budella con quella strana fisarmonica tra attrazione e repulsione, mi ha sempre affascinato. Infatti ho da sempre amato i film di Carpenter, quelli del primo Sam Raimi, di Hitchcock, di Romero, di Cronenberg, di Craven, le migliori trasposizioni di King e in letteratura mi pacciono Edgar Allan Poe, Lovecraft e Lansdale anche quando si lascia andare, appunto, a tinte più orrorifiche. Credo quindi che l'horror possa essere un genere dove sia possibile creare racconti, opere e immagini artisticamente valide e tanti altri autori, oltre a quelli che ho fugacemente citato, lo hanno ampiamente dimostrato. Tuttavia l'horror molto spesso mi annoia, lo trovo banale e molte volte, soprattutto in ambito cinematografico, la ripetizione e proliferazione a bassa qualità dei clichè del genere, ormai sedimentati, produce risultati poco coinvolgenti e artisticamente pessimi. Questo fa sì che ogni volta che mi accingo a leggere o a guardare un'opera horror parta sempre un pò prevenuto, per timore che sia "la solita storia horror" e che per giunta non faccia nemmeno paura. Con Severed, fumetto scritto a quattro mani da Scott Snyder e Scott Tuft e disegnato da Attila Futaki, per fortuna non ci troviamo di fronte ad un horror becero, ma ad un opera solida, coinvolgente e di qualità.
La  narrazione si apre con Jack Garron, un anziano nonno americano negli anni 60, che riceve per mano di suo nipote una lettera da un uomo sconosciuto. Alla sua lettura, Jack, come spaventato da qualcosa che riemerge terribile dal passato, si agita ed esce di casa. A questo punto, parte un lungo flashback che ci svelerà la storia che sta dietro alla reazione di Jack alla lettera.
Severed
Siamo nel 1916, Jack Garron è un dodicenne che suona il violino e scopre di essere stato adottato, sa che suo padre è un musicista vagabondo e si mette in testa di cercarlo. Jack si mette in viaggio nelle immense lande americane, spostandosi clandestinamente sui treni merci alla maniera degli hoboes e compie varie peregrinazioni, non prive di difficoltà. Il ragazzo continua a viaggiare fino ad incontrare Sam, una ragazza che si finge un maschio per evitare di essere molestata durande i suoi vagabondaggi. I due diventano subito inseparabili e decidono di muoversi insieme alla ricerca del padre di Jack tra locali fatiscenti, esibizioni stradali con il violino e i consueti treni merci. Proseguendo nella vicenda i due sono avvicinati da un uomo che sembra interessarsi a loro, nonostante i suoi modi siano un pò strani, i due ( soprattutto jack) decidono di fidarsi. Nel frattempo un inquietante anziano con denti affilati come rasoi terrorizza le strade d'america, un serial killer spietato che si ciba di ragazzini. Questo sarà solo l'inizio di una discesa infernale verso il terrore che segnerà per sempre la vita di Jack, recidendone ( Severed) in modo irrimediabile l'infanzia ( e non solo).
Severed
Snyder e Tuft scrivono una storia cupa e attraente, delineano bene i protagonisti e aprono gradualmente scorci sulla minaccia incombente, che a poco a poco si fa sempre più vicina ai due protagonisti. Il lettore è avvolto in un crescendo di suspense e tensione e non può far a meno di attendere con ansia l'esplosione della violenza da parte di un nemico mostruoso che, pur essendo sempre presente in sottofondo, resta per molto tempo in disparte dalla vicenda principale. Si può dire che Severed sia un horror di vecchia scuola, l'impianto è classico e già da subito immaginiamo a cosa sta andando incontro Jack, tuttavia il forte taglio cinematografico, i dialoghi curati e l'ottimo bilanciamento nel controllare la minaccia della violenza e la sua effettiva espressione ne fa un'opera che riesce comunque a coinvolgere fino alla fine. 
A mio parere è interessante vedere come Severed ci rappresenta il male. Il cattivo, il vecchio efferato cannibale, sembra essere qualcosa di eterno, ineludibile e inarrestabile, è una forza quasi metafisica che si manifesta e si ritrae a sprazzi per poi uscire allo scoperto in una deflagraziione di atrocità e violenza. Il racconto horror, come in certi film di Carpenter, diventa un espediente per far affiorare le devianze, le perversioni e l'orrore che serpeggiano nel lato oscuro della nostra società e, in particolare in questo fumetto, nel sogno americano.
Severed
Infine, a rafforzare maggiormente la suggestività di Severed, ci sono i bellisimi disegni di Attila Futaki. L'autore con uno stile ombroso e tenue, dalle tinte fosche e crepuscolari, fa prendere forma all'america degli anni venti con le sue strade fumose, le sue sterminate campagne, i treni merci in corsa e gli interni lignei scricchiolanti e impolverati, offrendoci tavole dalla grande potenza visiva ed evocativa.
Per concludere, Severed è un buon fumetto, consigliato sicuramente agli amanti dell'horror, ma anche a chi fosse soltanto interessato a leggere una bella storia dall'impianto classico e solido, creata con grande maestria e rigore formale.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine