Alè. Ci risiamo col sexgate. Sì perché quello che in Italia è normale amministrazione, per gli americani è un motivo più che sufficiente per fare lo scalpo a un presidente.
A dare la notizia è stato il National Enquirer e, mentre i media “seri” non si sono ancora sbilanciati, il Web è impazzito, diciamo più o meno dal New York Times online in giù, e naturalmente i bloggers conservatori sono in tripudio.
L’episodio incriminato, secondo l’Enquirer, sarebbe una notte trascorsa da Obama con la sua assistente Vera Baker in un albergo di Washington nel 2004, durante la campagna elettorale per diventare senatore.
Nulla di confermato per ora, se non il fatto che Obama avrebbe gusti decisamente migliori di Clinton.