25 febbraio 2015 Lascia un commento
"Sexy beast" e’ uno dei film che preferisco e non so dire esattamente il perche’. Glazer e’ un regista formidabile, uno capace di raccontare una storia con una immagine ma al contrario di altri, usa la sua capacita’ per straniare lo spettatore trascinandolo in un sistema che si rivela molto diverso dalle premesse. Prendiamo l’inizio tarantiniano, tizio dal chiaro aplomb d’arricchito, uno che si uccide d’abbronzatura con la caparbieta’ di chi mangia fino a star male solo perche’ puo’ permettersi di farlo. Un masso franato quasi lo ammazza e lui si preoccupa della piscina. Personaggio comico e per certi versi paradossale, eppure stiamo parlando di un malavitoso incallito, uno che si direbbe senza cuore ma cio’ che prova per la moglie e’ amore sincero e profondo.
E cosi’ via, un capovolgimento dopo l’altro. Allo stesso tempo la qualita’ del girato e della fotografia e’ eccellente quanto il testo, Tra Lynch e Tarantino, i colori sfondano lo schermo e le musiche degli UNKLE gli spalancano le porte.
Dialoghi taglienti, concisi, particolari talvolta insignificanti eppure illuminanti nel definire la psicologia dei protagonisti, presupposto fondamentale per cio’ che sara’. Cio’ avverra’ incontrando Don Logan, uno splendido e ferocissimo Ben Kingsley che per la sua interpretazione ho corso persino il rischio di vincere l’Oscar, recuperando assieme a Glazer premi un po’ ovunque. Il regista e’ un perfetto campione di quel cinema inglese che dalla fine del vecchio millennio assieme a gente come Guy Ritchie e Danny Boyle, ha inventato una nuova estetica e introdotto nuove tecniche e idee spettacolari per il cinema d’azione. Glazer e’ comunque uno che va oltre e se l’inizio e’ appunto tarantiniano, lentamente recupera i nuovi stilemi del cinema anglosassone riservandoli per il finale, primo e mai imitato tentativo di unire due stili tanto efficaci quanto diversi tra loro. Restando sugli attori, il protagonista Ray Winstone non e’ certo secondo a nessuno, un libro aperto pur celando pensieri e stato d’animo e in generale ogni altro comprimario e’ perfetto per il suo ruolo. Insomma, di sbagliato c’e’ veramente poco, giusto il titolo, per quanto la questione resti controversa. Forse efficace per gli inglesi, getta il film nel bailamme del soft porn per tutti gli altri e non e’ niente di tutto questo.
Ad ogni modo favoloso, assolutamente favoloso, perfetto sotto ogni punto di vista, percio’ non badate al titolo e cercatelo