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Sez. Incomprensioni - Tema: I Draghi e la Vergine

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Sez. Incomprensioni - Tema: I Draghi e la VergineRossi e panciuti, si potevano ancora vedere dei draghi volare avanti e indietro quella mattina d'estate. Faceva molto caldo il giorno in cui Maria, già Madre di Dio, divenne anche Vergine. Nel cortile del convento un monaco raccoglieva le pergamene stese ad asciugare. Tutt'intorno un acre odore d'urina costringeva i più a non uscire dalla sala di lavoro. Qualcuno si sventolava con vecchi manoscritti destinati alla tinozza del macero: eresie già superate, adornate di verde e amaranto, inutili anche al fuoco. Capoversi mostruosi, annuncio della giusta punizione attesa dai peccatori. Nella soffocante penombra di quelle mura in pietra era tutto un riverbero di miniature nell'uso improprio. Non si agitavano solo le pergamene, ma anche alcuni monaci appoggiati in cerca di refrigerio alle colonne dei corridoi. Il greco e l'aramaico i protagonisti delle loro controversie. Il compito di ciascuno: inviare nuove traduzioni dei Vangeli, scelti qualche anno prima in Concilio, ai predicatori di Roma e di Sicilia. Forme verbali adattate, titoli affiancati a questo o quell'apostolo, e il diritto romano trasformato nell'abluzione di mani sporche. Il sole non poteva che rendere più insopportabile l'odore d'urina. La raccoglievano dalle bestie di alcuni contadini dei dintorni e forse anche dalle loro stesse latrine: nulla di meglio per far marcire la carta e avere a disposizione poi nuovi fogli da vergare, da lavorare, da miniare.Non pareva vero ai monaci aver trovato con tanta fretta un compromesso più che degno. E la "fanciulla" in aramaico divenne "Vergine" in latino. L'arrivo delle preghiere della sera fu salutato con sollievo. 
Alma Redemptóris Mater quae pérvia coeli porta manes,et stella maris, succúrre cadénti, súrgere qui curat, pópulo:tu quæ genuísti, natura miránte, tuum sanctum Genitórem,Virgo prius ac postérius, Gabriélis ab ore Sumens illud Ave,peccatórum miserére
I draghi smisero d'agitarsi tra le mani dei monaci e una donna nuova attendeva ora la voce dei tanti che avrebbero ucciso per la sua verginità mal tradotta.
GM
Ave Maria, adesso che sei donna, 
ave alle donne come te, Maria, 
femmine un giorno per un nuovo amore 
povero o ricco, umile o Messia. 
Femmine un giorno e poi madri per sempre 
nella stagione che stagioni non sente. 

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