Sez. Le torte di Ninà - La torta di pere al cioccolato

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Domani viene Nuccio, mia sorella non può tenerlo, dice Giacomo. Non mi ha detto altro: zio Giacomo, chiedi alla zia Paola di farmi la sua deliziosa torta di pere al cioccolato. Gliela cucineresti? Torta di pere al cioccolato, quella deliziosa.Paola quel moccioso figlio della sorella di Giacomo lo strozzerebbe: non sta mai fermo, tocca tutto, pretende di giocare con la collezione di Swarowski di Paola, se lo rimproveri si mette a piangere e minaccia di raccontare tutto a sua madre – che poi lo fa davvero – e la madre, quella stronza, gli crede pure e dice a Giacomo che non manderà più il suo figlioletto a casa sua, ma che se te lo tenga stretto fra le cosce, quel bambino è una rogna, da grande sarà un delinquente internazionale (Paola pensa che quel bambino non è raddrizzabile, i ceffoni obsoleti.. forse un punzone elettrico, direttamente una sedia elettrica, anticipiamo i tempi).E se Paola sbuffa quando Giacomo annuncia la visita del nipotino, Nuccio di contro si prepara, la zia Paola è antipatica, lo rimprovera sempre, non vuole nemmeno che cammini per casa, secondo lei lui dovrebbe stare seduto a guardare i cartoni animati e basta: non si trattano così i bambini, ci vorrebbe un telefono azzurro per punirla bene, e magari un nazista.
Diamoci alla cucina, Paola deve preparare la torta di pere al cioccolato, la torta per Nuccio, caro nipotino del cuore, solo per lui. E deve essere deliziosa.Paola crede di non avere più farina, poi ne trova un pacco in fondo allo stipetto, ha preso umidità, ci sono dei grumi e delle ragnatele, un paio di piccoli insetti – si chiamano punteruoli – e vola pure qualche farfalla: questa farina è ottima, pensa Paola.Passiamo al latte: in frigorifero ce n’è un cartone aperto da troppi giorni, Paola lo annusa, è un po’ acido – i tedeschi lo consumano acido apposta, lo mettono sulle insalate: a Nuccio questo latte farà benissimo, il peggio che può succedergli è una bella cagarella, bene, almeno così starà seduto da qualche parte per un paio di minuti.Paola prende un uovo, lo apre: che sorpresa! Un embrione di pulcino .. Paola non si sente di toglierlo: finirà tra le delizie della torta.Il segreto della torta alle pere e cioccolato sta nelle pere: né troppo verdi, che poi danno un retrogusto acidognolo e lapposo, ma neanche troppo mature, che poi si spappolano e diventano poltiglia: ci vorrebbero delle pere muffite. Paola si è ricordata che ieri sera, quando ha conferito la monnezza, attorno al bidone c’erano delle cassette di legno con della frutta marcia: Paola va dritta al bidone, che fortuna, sono ancora lì: sono ammaccaticce e il succo si è sparso sul marciapiede; Paola le annusa, puzzano di pesce e liquami. Tutti gli ingredienti sono pronti – Paola ha trovato persino del cioccolato dell’anno scorso, è ricoperto da una patina biancastra. Mescoliamo tutto, che già è tardi e fra un po’ quello spunta.Nuccio è arrivato. Ha il muso lungo, si capisce che non ci voleva andare dalla zia Paola, poi la vede e sorride. Che bimbo ipocrita, tutto la sorella di Giacomo, quando mi ha visto ha cambiato faccia e mi ha sorriso, pensa Paola.Zia, posso andare in bagno? dice Nuccio. Certo, risponde Paola, lavati le mani dopo aver fatto pipì, e intanto prepara la tavola per la merenda. Al centro la torta deliziosa.Nuccio rientra, la zia Paola gli serve una fetta di torta e gli chiede se gli va di guardare un po’ di cartoni animati, Nuccio tutto entusiasta dice sì, zia Paola. Ma quanto è diventato carino, pensa Paola, è diventato grande e grazioso nei modi, quasi quasi andrebbe riabilitato, sorride pure mentre lo guardo, ha occhi belli il fanciullo – Nuccio batte le palpebre come un cerbiatto, ha ciglia lunghissime -, è cambiato, di certo non grazie a sua madre, avrà una maestra che lo ha rieducato, che dio benedica quella donna che ha fatto il miracolo della trasformazione di un porco in un bel bambino dai modi raffinati.. e intanto sorride Paola, e sorride Nuccio che invece pensa alla pipì che ha fatto dentro il cassetto degli asciugamani, ne ha fatta una lunga lunga e bianca bianca che non appena asciuga non si vedrà niente – Nuccio trattiene un risolino e pensa a quando la zia Paola si asciugherà il viso.GD

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