Magazine Diario personale
SvolgimentoNon sono un esperto di supereroi, né tanto meno di pensione. Di crisi sono esperto abbastanza, ma non tanto da poterci scrivere qualcosa di serio. Comunque mi pare opinione diffusa, solo di alcune persone per fortuna, che la figura del supereroe sia quella che risente maggiormente dell'aumento dei prezzi, del calo della produzione industriale, della diminuzione della ricchezza nelle famiglie.Ma dovrei dare poco credito a queste voci, dato che secondo me, a causa della crisi, con tutti i pochi soldi che girano, le associazioni a delinquere specializzate in reati contro il patrimonio hanno dovuto rivedere gli organici e i ladri propriamente detti sono stati costretti a ridimensionare la propria attività. I borseggiatori sul bus tu non li vedi più in gruppi serrati di sei o sette, per dire, adesso sono al massimo tre e magari due di loro sono pure precari. Ovviamente tutti in nero.Allora, con questa crisi dobbiamo chiedercelo con sincerità, in un frangente come questo, tra pensionati, esodati, tartassati, disoccupati, supereroi o maioccupati, chi se la passa peggio? Io rispondo i ladri, ancora di più del supereroe, che comunque lui, nel corso della sua attività di giustiziere e con un merchandising discreto, ha già ha già accumulato una sua piccola fortuna sul conto corrente, e forse non so ha anche investito qualcosa, per la sua vecchiaia, che sarà anche da supereroe, ma sempre vecchiaia sarà.Anzi mi viene da dire che così come in gioventù il supereroe ha, mettiamo caso, avuto il superpotere di allungare le cartilagini di braccia e gambe, adesso in vecchiaia queste gambe e braccia che lui allungava con disinvoltura gli faranno anche un male super, in aggiunta a una superiperglicemia, una superipertensione, un supercatarro mattutino, e così via, perché quando uno è super, non ci sono santi, deve esserlo in tutto, e gli autori questo lo sanno, infatti non producono mai storie di supereroi vecchi né di eroi supervecchi.Il supereroe in pensione ha anche lui i suoi problemi familiari e personali, litiga con la moglie, ha delle storie con il condominio per il sacco dei rifiuti, ci sono per lui bollette e cartelle esattoriali, proprio come tutti gli altri. Essere un supereroe non lo esonera dalle cose quotidiane e lo rende simile a noi gente comune, che lo immaginiamo sempre in giro fresco a volare da un grattacielo all'altro, oppure a redarguire con fermezza lo scippatore, o anche il serialkiller, con la spensieratezza che gli deriva dal suo supereroismo, anche bene sceneggiato e inchiostrato, però non è così la vera vita del supereroe.Il suo autore cerca sempre di suscitare in noi l'invidia, ma se scaviamo in profondità il supereroe è soprattutto una persona, anche se dotata di un superpotere, e niente ci autorizza a essere razzisti nei confronti di un altro uomo solamente perché sa volare o sa allungarsi a piacere tipo elastico.La vita del supereroe è più fragile e instabile di come appare, e ancora di più con l'avvicinarsi della data di scadenza, che indebolisce la sua struttura fisica e tende a minare la sua solidità bancaria. Prima queste cose non succedevano neanche nei film, ma basta poco per ritrovarsi uguale a un eroe normale o peggio perdente, perdipiù circondato dai fischi di disapprovazione dei fans.Prendi le lumache per esempio. Le lumache senza guscio sono una specie di supereroe tra le chiocciole. Ad ogni minimo grido di aiuto che giunge alle loro orecchie, si lanciano impavide per il salvataggio, ma prima hanno l’abitudine frettolosa di cambiarsi dentro una cabina telefonica per lumache, è lì che rimane il loro involucro di calcare variegato, che altrimenti appesantirebbe salti e acrobazie. Poi, prima che la superlumaca possa ritornare lentamente alla cabina telefonica prestabilita, passa un bambino, vede il guscio a spirale così perfetto e liscio, dice questo me lo porto a casa per la mia collezione di gusci di supereroi. Per questo motivo, secondo me, ci sono in giro così tante lumache senza guscio.E a proposito del supereroe credo di avere detto abbastanza.RQ