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Sez. Salone del Libro, i temi proposti da Voi - “E’ intelligente ma non si applica”

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                                                   Tema proposto da "anonimo"...ma lo stesso a lui dedicato

Sez. Salone del Libro, i temi proposti da Voi - “E’ intelligente ma non si applica”"Guardi signora, a volte lo vedo un po’ distratto, capita che se lo chiamo lui guarda fuori dalla finestra, sembra perso in chissà quali pensieri. E’ intelligente ma non si applica".

Ogni volta che parlo con il suo insegnante è lo stesso ritornello, pensò Pauline Kock, sua madre, non è che questa cosa mi tranquillizzi. Che vorrà dire? Che non è stupido, magari solo un po’ distratto. E d’altro canto, a me sembra abbastanza intelligente, un po’ fuori dagli schemi, magari. Forse dovrebbe smettere di suonare il violino, è una distrazione in più. Suo padre poi, chi glielo dice quando torna a casa: se proprio non avesse voglia di studiare potrà sempre lavorare nell’azienda di famiglia.  Oggi a distanza di tanti anni, mi rendo contro di quanta preoccupazione mi dava sentire questo giudizio sul mio ragazzo che sì, aveva qualche problema, ma risolvibile. Era dislessico dicevano. Insomma soffriva di quell’affollamento visivo, che porta a riconoscere con maggior difficoltà le singole lettere perché accostate e inserite fra altre. Una “confusione”, che impedisce il riconoscimento della singola lettera che è poi alla base della corretta lettura. Quanto mi rammaricai quando lasciò gli studi per raggiungere noi che ci eravamo trasferiti in Italia. Anche quando cercò di essere ammesso al Politecnico di Zurigo, ma non avendo la regolare licenza media fu rifiutato e non riuscì nemmeno a superare gli esami di ammissione, per quanto eccellesse in matematica e fisica, mi ritornò alla mente la frase di quell’insegnante: “E’ intelligente ma non si applica”.
In cuor mio devo dire che non ho mai avuto dubbi né sulla sua intelligenza, né sulla sua capacità di applicarsi nello studio. E che ci sono alcune materie che ci piacciono di più ed altre che ci piacciono meno. Ecco magari io avrei sperato in un futuro da musicista per lui, gli piaceva la musica, ma preferiva quell’altra roba lì, che io non l’ho mica poi tanto capita. Relatività, ecco questo piaceva studiare al mio Albert. Intelligente, ma non si applica, chissà mai che vorrà poi dire.
l.l.g.

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