Alessandria - La cittadella. -dal web
La mia città è caduta nel baratro. Si vede nel piccolo quello che sarebbe successo al paese se non si fosse intervenuti in tempo mettendo le persone serie al posto dei brubru. I nuovi che sono arrivati, hanno aperto il forziere e hanno trovato un buco di oltre cento milioni, roba da poco. I vecchi hanno alzato le mani e hanno detto, ma non so, mica colpa nostra, ci dovevano essere le tarme e via inseguiti dai carabinieri di Pinocchio, lasciando solo le macerie del vecchio ponte abbattuto e mai ricostruito. A Roma hanno detto, per voi non ci sono soldi, mi spiace, avete già la nebbia e Umberto Eco, contentatevi. Ma dateci almeno i nostri, no mi spiace non ce ne sono più, capirete ne abbiamo dovuti dare 900 a Roma, altrettanti a Palermo, poi Napoli e poi muori, anzi morite, per voi niente, nonostante il ministro alessandrino, abbia detto che ci avrebbe messo una buona parola, ma si sa che gli alessandrini sono un po' chiusi e antipatici e quando chiedono qualcosa, ricevono solo pernacchie. Pertanto saremo il primo comune d'Italia fallito. Già i commissari impazzano e non ci sono neanche più i soldi per gli stipendi, altro che spesa sociale. E allora avanti, con quello che succede quando fai il default. Tariffe dei servizi raddoppiate, servizi in via di sospensione e IMU al massimo applicabile per cinque anni, per gli stipendi si vedrà di mese in mese se ce n'è. Toccherà pagare tutti. Però che almeno quelli che hanno fatto il buco, stiano zitti per cinque anni per favore, non si chiede molto e, per la verità sarebbe meglio che tenessero un profilo basso anche quelli che li hanno votati. Così, per una semplice ragione di decenza. Poi, che ognuno faccia quello che gli pare, tanto dovremo pagare lo stesso, perché i debiti, alla fine vanno onorati anche se non li hai fatti tu personalmente, ma quello che ti rappresentava.
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