Un gioco di parole azzeccatissimo: sfatato il mito del governo di salute pubblica, scrive Jena su La Stampa.
Monti fa un’uscita politica, molto politica sempre nello stesso segno. Smontare, dopo la scuola, anche la sanità pubblica.
Quanto meno tasta il terreno per vedere che reazioni ci sono, per poi correggersi.
E’ vero che la spesa sanitaria e del welfare salirà con l’invecchiamento della popolazione, se continuiamo a sprecare da una parte e ad investire sul ponte sullo stretto e sugli F35 dall’altra, tanto per fare degli esempi.
La scarsa attenzione di Monti verso chi ha gravi probelmi è ben dimostrata dalle peripezie sui fondi ai disabili gravi.
Vanno fatte sempre più scelte precise: tagli gli F35 e difendo la sanità pubblica sempre per fare degli esempi. E queto governo ha scelto.
In fondo la politica è lì per fare delle scelte in base ad una visione della società.
Nella mia visione di società è necessario tornare a parlare di diritti, come suggerisce Stefano Rodotà.