Magazine Psicologia

Sfatiamo il mito delle proteine animali

Da Annalisabarbier
SFATIAMO IL MITO DELLE PROTEINE ANIMALIPurtroppo, ancora oggi nell'immaginario comune che la nostra cultura ha costruito, la presenza di fonti proteiche animali viene considerata insostituibile garanzia di "completezza" nutrizionale, laddove invece la sua assenza viene percepita in termini "carenziali".
Gli alimenti vegetali infatti, secondo tale infondato pregiudizio, conterrebbero una quantità di proteine minore e qualitativamente peggiore di quella garantita dagli alimenti animali.
Questo unicamente perché la qualità degli aminoacidi presenti nel singolo alimento vegetale, si discosta lievemente dal pattern considerato ufficialmente "valido": quello stabilito da FAO/WHO e ONU (emanazioni dell'elite globale...?) nel 1991 per la valutazione della qualità proteica.
IL CONCETTO DI INADEGUATEZZA DELLE PROTEINE VEGETALI  APPARE ATTUALMENTE NULLA DI PIÙ CHE UN'OPINIONE PERSONALENON ESSENDO SOSTENIBILE CON DATI SCIENTIFICI OGGETTIVABILIL'American Dietetic Association nel 2009 afferma che: 
"A condizione che vengano consumati gli alimenti vegetali in modo variato e che venga soddisfatto il fabbisogno energetico, le proteine vegetali possono soddisfare i fabbisogni nutrizionali proteici. La ricerca indica che un assortimento di cibi vegetali assunti nel corso della giornata è in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali ed assicurare in modo adeguato assunzione e utilizzo di azoto negli adulti sani; ciò significa che le proteine complementari NON DEVONO NECESSARIAMENTE ESSERE CONSUMATE ALL'INTERNO DELLO STESSO PASTO."
Il fabbisogno giornaliero di proteine (LARN) negli adulti, stabilito nel 1996 dalla Società Italiana di Nutrizione Umana è ≥ 62 grammi al giorno per i maschi e ≥ 53 grammi al giorno per le femmine; considerando il peso corporeo possiamo valutare un ammontare proteico in grammi pari a più o meno 0.8 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo. Nel caso di proteine di origine vegetale l'approccio è quello di aumentarne l'apporto del 25%, arrivando quindi ad un valore giornaliero ottimale pari a 

1 g/Kg di peso corporeo di proteine vegetali al giorno
La questione sollevata in merito all'insufficiente apporto proteico di chi segue una dieta vegetariana appare quindi infondata, laddove si rispetti un apporto calorico giornaliero adeguato ed una dieta variata e completa, dal momento che in tale caso, la densità proteica dei cibi vegetali assunti durante la giornata  è mediamente superiore al 10% delle calorie totali della dieta.GLI AMINOACIDI ESSENZIALIVengono definiti "essenziali" quegli aminoacidi che l'organismo deve obbligatoriamente introdurre attraverso la dieta, e che nell'adulto sono: LEUCINA, LISINA, TRIPTOFANO, VALINA, TREONINA,  FENILALANINA, METIONINA e ISOLEUCINA. La carenza di uno di questi aminoacidi essenziali limita la possibilità da parte del nostro organismo di sintetizzare ed utilizzare alcune proteine.Viene definito "aminoacido limitante" quell'aminoacido essenziale presente in un cibo in quantità non ottimale e che per tale ragione, inficia l'utilizzo degli altri aminoacidi presenti nello stesso cibo.Tuttavia, in una dieta che preveda l'introduzione di una ampia varietà di cibi vegetali (cereali veri, pseudocereali, legumi e verdure) questa situazione non si verifica poiché tali alimenti possiedono insieme tutti gli aminoacidi essenziali necessari nella corretta quantità.Quindi, per concludere questo breve excursus nelle proteine vegetali è fondamentale ribadire un concetto valido per tutti, ma soprattutto attuale ed importante per tutti coloro che, come me, hanno scelto il vegetarianismo:IL SEGRETO E' LA VARIETA'Gli aminoacidi essenziali sono TUTTI contenuti negli alimenti vegetali. Quindi diventa necessario - ed anche stimolante- diversificare la nostra dieta con una scelta di alimenti vegetali che sia ampia e varia.ALIMENTI PROTEICI VEGETALI





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