Sfida Infernale e il leggendario Wyatt Earp

“Sfida Infernale”, titolo originale “My Darling Clementine”,  è un film western del 1946 diretto da John Ford, e racconta la celebre sfida all’Ok Corral a Tombstone.
 
Nel 1881, Wyatt Earp(Henry Fonda), già sceriffo di Dodge City, arriva a Tombstone, in Arizona, con i fratelli Morgan(Ward Bond) Virgil(Tim Holt) e James(Don Garner), diretti con la loro mandria verso la California. Ma una sera, James viene ucciso e la mandria rubata, e si capisce che i responsabili sono gli uomini, figli compresi, della banda del vecchio Clanton(Walter Brennan). Wyatt Earp accetta così la carica di sceriffo propostagli dalla città di Tombstone e può portare a termine la sua vendetta, che culminerà alla Sfida dell’OK Corral, con l’aiuto dei fratelli e di Doc Holliday(Victor Mature), medico e pistolero celebre che adesso è ridotto all’ubriachezza e vive con Chihuahua(Linda Darnell), donna del saloon di Tombstone. Wyatt Earp troverà anche l’amore di Clementine Carter(Cathy Downs), maestra di scuola arrivata a Tombstone per cercare Doc, suo vecchio amore, ma troverà un uomo completamente diverso che infatti la respinge.

“Sfida Infernale” è considerato, giustamente, uno dei capolavori del western classico e una delle opere massime di John Ford. In bianco e nero, la Twenthieth Century Fox produsse questo film con la certezza che il regista che aveva già diretto “Ombre Rosse” potesse ottenere un successo raccontando la leggenda della Sfida all’Ok Corral. Ci sono per la verità delle differenze storiche tra ciò che accadde e il film, ma del resto il cinema ha più volte raccontato la celeberrima sfida. Dopo “Sfida Infernale”, infatti i film più famosi sono “Sfida all’O.k. Corral” del 1957, diretto da John Sturges, con Burt Lancaster e Kirk Douglas, in parte “L’Ora Delle Pistole” del 1967 sempre di John Sturges, e poi “Tombstone” del 1993 e “Wyatt Earp” del 1994, ma certamente meno riusciti dei primi due.

“Sfida Infernale” è però la versione preferita dalla critica, che da sempre si confronta tra il film di John Ford e quello di Sturges. Molti pendono a favore di John Ford. Perché? Forse il fatto che sia in bianco e nero e la splendida fotografia danno un tocco in più all’opera, dato che la maggior parte dei western sono stati girati a colori da fine anni ’40. Ma, aggiungo io, forse perché in “Sfida Infernale” John Ford ha saputo miscelare in modo egregio tutti i tratti del western classico: azione, vendetta, amore, rispetto della legge e anche leggerezza, come la scena in cui a Tombstone arriva un’attore teatrale che invano cerca di portare cultura nel selvaggio west, pieno di rozzi mandriani o cercatori d’oro.

L’interpretazione degli attori diretti da John Ford, poi, è magistrale, dalla figura mitica di Wyatt Earp, interpretato da Henry Fonda, e quella di Doc Hollyday, interpretato da Victor Mature, attore allora emergente in cui la Fox credeva molto. Particolare pure il personaggio di Chihuahua, impersonata da Linda Darnell, che è attaccata in maniera eccessiva a Doc, fino a mettere in pericolo sè stessa. Celebre la canzone “My Darling Clementine”, che dà il titolo al film, e appunto rappresenta la maestra Clementine, che apparentemente all’inizio sembra di contorno, ma in realtà è il punto comune tra Doc e Wyatt Earp, in quanto aveva avuto una storia col primo ma adesso aveva trovato poi l’amore dello sceriffo.

In Italia, però, si preferì titolare il film “Sfida Infernale”, che certamente poteva avere un impatto migliore sul pubblico, ma in realtà disperde il significato del film stesso, che appunto John Ford e la Produzione intitolarono “My Darling Clementine” proprio per esaltare il personaggio di Clementine, che rappresenta il futuro di Wyatt Earp dopo aver trovato la sua vendetta. Un capolavoro irripetibile.