Volevo segnalare la situazione relativa al proliferare di occupazioni abusive lungo via Tiburtina.Nel tratto che va da Via del Casale di S.Basilio a Via di Salone, negli ultimi mesi sono stati occupati diversi stabili.Nell’ordine, la prima occupazione è al civico 1070 (residence di proprietà dell’ ICMC). Con tanto di relitto industriale a pochi metri che da 30 troneggia indisturbato. (foto 1)
Proseguendo verso Tivoli, pochi metri più avanti sulla sinistra hanno occupato l’ex sede della Stampa. (foto 2)
Più avanti, sulla dx, al civico 1116, è stata occupata l’ex sede Tessilnord (foto 3)
Proseguendo, oltre il GRA, sulla sinistra hanno occupato l’ex sede AVIS, al civico 1231 (foto 4)
Pochi metri più avanti sulla destra, è stato occupato uno stabile di proprietà del Ministero dell’Economia (foto 5)
Proseguendo, all’incrocio con via Sambuci sono stati occupati degli stabili di uffici (precedentemente usati da Finmeccanica) (foto 6)
Dulcis in fundo, nei gg scorsi è stato occupato l'edificio al civico 1321, dove prima erano degli uffici. (foto 7)
Il tutto, in aggiunta allo schifo che da anni si verifica su questa importante arteria (prostituzione, traffico impazzito, cantieri infiniti, sporcizia, sosta selvaggia, campi nomadi), rende questa parte di Roma degna dei peggiori sobborghi di Bucarest.Fermo restando che i signori che occupano questi stabili non si nascondono, ma anzi ci tengono a farsi vedere esponendo cartelloni, striscioni e accendendo fuochi di notte per riscaldarsi mentre presidiano le cancellate, è mai possibile che nessuno riesca a fare nulla? Non metto in dubbio che l’emergenza abitativa sia un tema che va affrontato con serietà, ma va affrontato soprattutto in maniera legale. Qui siamo di fronte ad un vero e proprio racket. Aggiungo che la maggior parte degli occupanti è straniera / rom, ma sono gestiti da un’associazione italianissima…Mauro
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