Amo le parole dai mille significati. Amo soprattutto quelle che si prestano a doppi sensi, a giochi di parole.
Ieri ho incontrato Giovanni. Avevamo un “gioco” in sospeso. Sono arrivata a casa sua poco prima di cena. Mi ha accolta con un sorriso ed un sacchetto. Ho infilato la testa eh ho risposto con una risata al suo sorriso.
“Dai muoviti!” Mi ha detto e si è seduto su quella bella poltrona che guarda il caminetto.
Ho fatto per più di un’ora la ragazzina. Mi sono infilata e sfilata ogni sorta di intimo per compiacerlo. Ha buon gusto. Ama, come me, le cose belle, ma adora in particolare quelle un po’ strane, quelle che fan pensare.
Poi è finita come al solito … è stato lui ad inflilare … me.