Penso che la percezione temporale sia più relativa della stessa relatività ["Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività."] anche perché relativamente parlando, la percezione relativistica è la stessa per ogni soggetto e cambia solo se consideramo un confronto con un altro sistema [SperandoDiRicordareAncoraQualcosaSullaRelatività], infatti con i libri aperti, anche solo facendo una pagina, o solo avendoli vicino, nella speranza che tramite osmosi (purtroppo non inversa) qualcosa riesca a penetrare le labili membrane (forse è la scatola cranica che blocca questi flussi di informazioni), le ore passano con un'incredibile velocità angolare (Rif. orologio, moto circolare lancetta).
E' mezzogiorno andiamo, è tempo di cucinare
(Rif. D'Annunzio, I Pastori)
Non penso di essere normale
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