Nel 2012 Sfoglialibro, il supplemento di Biblioteche Oggi dedicato alle biblioteche per ragazzi e scolastiche cessa le pubblicazioni.
Siamo indubbiamente affezionati a questa testata che abbiamo in passato anche spogliato su questo blog, che ha ospitato articoli della nostra redazione, che ha festeggiato il primo compleanno di questo blog (nel numero di Luglio 2007) e di cui abbiamo festeggiato i venti anni.
Venti anni non sono pochi eppure non sono stati sufficienti a mantenerla in vita. In un editoriale il Direttore Massimo Belotti spiega il perché di questa decisione.
Possiamo leggere questa sospensione come un triste segno dei tempi o, come preferiamo fare, come una svolta che ha elementi positivi. I temi di Sfoglialibro confluiranno in Biblioteche Oggi, andando a finire sotto gli occhi di quei bibliotecari che a Sfoglialibro non erano abituati (quelli universitari, specialistici) ma a Biblioteche Oggi invece sì. Insomma nessun ruolo ancillare per le biblioteche per ragazzi che vanno a finire nella rivista madre.
Ne gioverà anche la ricercabilità e reperibilità degli articoli. Biblioteche Oggi infatti è indicizzato in LISA e i suoi articoli sono ricercabili on line e disponibili a testo pieno dopo un breve embargo. Sfoglialibro invece soffriva di una scarsa visibilità nono solo a livello di ricercabilità ma anche di accessibilità fisica. Quante volte durante la tesi di laurea ho cercato le annate di Sfoglialibro in Biblioteche per ragazzi e mi sono sentita rispondere che erano nell’ufficio del direttore e quando riuscivi a accedervi poi scoprivi che la collezione era piena di buchi perché era uno strumento considerato interno alla biblioteca ma non uno strumento per ricercatori.
Insomma seppure non siamo contenti e non possiamo esserlo quando una rivista chiude (o meglio viene sospesa per un po’), cerchiamo di vederne il lato positivo e aspettiamo di leggere articoli sulle biblioteche per ragazzi e sulla letteratura per ragazzi anche su Biblioteche Oggi, così chissà la serendipity colpirà anche qualche bibliotecario che con i ragazzi non ha mai lavorato.