Sfregiàre
Derivato di fregio, dal latino (opus) phrigiu(m) ‘(lavoro) frigio’ perché originario della Frigia, col prefisso s-.
Verbo transitivo (io sfrégio, ecc.).
1. Deturpare una persona con uno sfregio: con un colpo di rasoio ha sfregiato il rivale.
(estensione) Deturpare, deteriorare gravemente un’opera d’arte con fregi, macchie, tagli e simili: sfregiare un quadro.
2. (letterario, antico) Privare di un merito, di una virtù: vostra gente onorata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada (Dante).
Verbo intransitivo pronominale.
Prodursi uno sfregio: è caduto con una bottiglia in mano e si è sfregiato.
Sfregiato
Participio passato di sfregiare.
Aggettivo.
Deturpato da uno sfregio: ha il viso sfregiato da una cicatrice.
Sostantivo maschile.
Soprannome in ambienti di malavita: piglia con te un paio de’ meglio… lo Sfregiato e il Tiradritto (Manzoni).
Una (parola) giapponese a Roma
World music [world 'mjuzik]
Locuzione inglese; propriamente ‘musica (music) del mondo (world)’.
Sostantivo femminile invariabile.
(musica) Genere musicale affermatosi negli anni Ottanta del Novecento, basato sulla riscoperta, la rielaborazione e la contaminazione di brani e stili della tradizione popolare ed etnica mondiale.
Gli abitanti di Varese si chiamano varesini o bosini. Questo secondo nome potrebbe derivare da Ambroeus, cioè sant’Ambrogio, vescovo di Milano, oppure dalla val Bossa, vicino al lago di Varese, o dalla famiglia Bossi, proveniente dalla valle appunto, ma noi della Parolata non crediamo molto a queste interpretazioni. Gli abitanti della cintura di Varese sono invece i varesotti.
Bosìno
Dal milanese bosin.
Sostantivo maschile.
(regionale) Cantastorie tipico delle campagne milanesi.
(regionale) Epiteto dato in Lombardia a chi viene dalla campagna; uomo rozzo, ignorante.