Certo che quando uno non sa come fare per far parlare di se...
Ennesima sparata contro i matrimoni omosessuali, oggi si rasenta l'assurdo più di tante altre. Tocca a Sgarbi farsi paladino e portavoce della pochezza italiotacon un commento su "il Giornale" (no, non lo linko non meritano un centesimo di pubblicità dal mio blog).La notizia "Glogger" del giorno è che il Parlamento Europeo si è esplicitamente espresso a favore dei matrimoni gay.
Nel rapporto sulla parita' di diritti uomo-donna approvato oggi dall'Eurocamera si legge che "I governi europei non devono dare definizioni restrittive di famiglia allo scopo di negare protezione alle coppie gay e ai loro figli"
Ecco il paragrafo 7 del rapporto, che il PPE (Partito Popolare Europeo) voleva cancellare con un emendamento (bocciato in aula con 322 si' e 342 no).
...si rammarica dell'adozione da parte di alcuni Stati membri di definizioni restrittive di 'famiglia' con lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli; ricorda che il diritto dell'UE viene applicato senza discriminazione sulla base di sesso o orientamento sessuale, in conformità della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea...Naturalmente Il Giornale (che come ho detto non linko) titola Hanno Vinto i Gay - Ora l’Europa vuole imporci i matrimoni omosessuali - Il parlamento di Strasburgo chiede il riconoscimento in tutti i Paesi. Dopo aver perso la sovranità economica, ora rischiamo di farci imporre l'etica.
Evito di commentare l'articolo delirante e passo al commento di Vittorio Sgarbi che, da libertino impenitente come si è sempre dichiarato, non può certo pensare di difendere "la famiglia naturale" e quindi punta il dito contro l'aumento di spese che il riconoscimento del matrimonio omosessuale comporterebbe per lo stato.
Riposto uno stralcio del suo articolo:
È vero che la pronuncia del Parlamento sancisce in linea di principio o di quelle che si chiamano «pari opportunità», l’uguaglianza di diritti e di doveri e con ciò, come in Spagna, la legittimazione delle unioni di fatto equiparate ai matrimoni. Nozze gay, dunque. Perché negare a due uomini o due donne di unirsi come sposi, in una regolare famiglia riconosciuta dallo Stato? Possono forse i sentimenti essere limitati dai sessi? E per chi segue i precetti di una religione i principi morali vigono comunque, come scelta di fede, senza ledere i diritti civili di chi non crede.Qui i commenti si sprecherebbero, non ne ho la voglia ne il tempo mi limito a far notare al saccente urlatore che:
Tutto giusto, e logico, all’apparenza. Perché le religioni e i principi morali devono invadere la sfera dello Stato? E perché la famiglia deve ispirarsi alla famiglia cristiana? Qualche ragione ci potrebbe essere... [cut]... Sono scomparse le figure della ragazza madre e del «finocchio» costretto nel suo ghetto. Dunque cosa pretendere ancora? E qui si apre la resistenza di un governo alle prese con il contenimento della spesa pubblica... [cut]... Morto un uomo il suo giovane compagno potrà, come una moglie, ottenere i benefici della pensione. Quello che valeva soltanto per marito e moglie, varrà per marito e marito e moglie e moglie, in un vertiginoso incremento della spesa pubblica. E, dal momento che ragioni materiali, non ragioni morali, hanno determinato la decisione del Parlamento europeo, Monti dovrà impedire la bancarotta dello Stato, limitando l’efficacia delle unioni di fatto alla sola sfera etica. Solo così si potrà salvare lo Stato da una certa dissoluzione. Economica, non morale.
- se fino ad adesso le cose "andavano bene" grazie ad un diritto negato è ipocrita, meschino e vergognoso perpetrare uno stato di ingiustizia perchè riguardande una minoranza e perché "si è fatto sempre così ed ora non ce lo possiamo permettere"
- i gay sono una minoranza, grande ma pur sempre una minoranza e le coppie gay hanno un peso infinitesimale su quelle etero, il bilancio dello stato non se ne accorgerebbe nemmeno. Ma temo che il signor Sgarbi non abbia nemmeno la vaga idea di concetti quali statistica, matematica e via discorrendo
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