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Il pesce si sa, fa bene. Ma è un bene anche scegliere quello giusto. Oggi prepariamo un gustoso filetto di sgombro con crumble di cous cous e capperi. Un piatto unico molto leggero, ideale per un pasto veloce. Ricetta semplicissima.
Imparare e scegliere il pesce
Anche il pesce , come la frutta e la verdura, segue stagioni precise. Come già vi ho accennato tempo fa nel mio articolo che vi invito ancora a leggere “Il tonno rosso (finalmente) ecocompatibile”, la pesca praticata con i ritmi attuali è insostenibile e sta portando a un progressivo impoverimento della specie e delle popolazioni che le compongono.
Come ben sapete ci sono pesci da non comprare o di cui limitare al minimo il consumo perché eccessivamente sfruttati.
Tra i pesci a rischio di estinzione ci sono il tonno pinna gialla, il tonno rosso, il pesce spada, il salmone, il merluzzo e i gamberoni tropicali.
per tonni, pesce spada e merluzzo il problema principale è lo stato disastroso delle risorse, peggiorato ultriormente dalla pesca pirata. I gamberoni tropicali, invece provengono da pratiche di acquacoltura che danneggiano la fascia costiera intertropicale.
Granparte del prodotto ittico nazionale, inoltre, deriva dalla pesca a strascico o dall’acquacoltura.
Consigli Slow Food “mangiamoli giusti”
- Informarsi sull’origine del prodotto al momento dell’acquisto
- preferire pesce azzurro come alici, sardine, sgombri, cozze, e dal ciclo vitale breve come triglie, sogliole, acciughe, pagelli
- evitare pesce sottotaglia, ovvero il pesce che non ha ancora raggiunto lo stadio adulto. Pescandolo sotto taglia si danneggiano le popolazioni interne e gli equilibri degli ecosistemi
- Scegliere orate e spigole italiane e da allevamento biologico
- Non priviamoci dei crostacei, optiamo per gamberi rosa, scampi, cicale, seppie, vongole, totani, arselle, lumache di mare, ostriche, polpo e cozze.
Come e perché scegliere il pesce
Come mai bisogna fare attenzione a quali pesci mangiare? Mangiare più pesce non è forse il consiglio numero uno di ogni dietologo? Il problema è che per conformismo, moda o semplice pigrizia, mangiamo sempre gli stessi pesci. Il risultato è che diverse specie, ad esempio il tonno rosso e ilsalmone selvatico, sono ormaia rischio di estinzione. D’altronde anche la maggior parte degli allevamenti ittici comporta diversi problemi per l’ambiente, e dunque l’acquisto di pesce allevato (a meno di orientarsi su vongole, cozze, ostriche o prodotti di allevamenti biologici) non rappresenta una valida alternativa.
La soluzione non è smettere di mangiare pesce. Basta scegliere le specie meno conosciute, dei mari più vicini a noi, altrettanto buone ma senza controindicazioni. Se impariamo a rispettare poche semplici regole:
- rispettare la taglia minima
- rispettare la stagionalità non consumando una specie nella sua stagione riproduttiva
- variare le scelte imparando nomi e ricette di pesci “dimenticati”
Come con frutta e verdura, e tutto il cibo in generale, scegliere pesce locale e di stagione è dunque la soluzione migliore per godere al meglio del cibo senza compromettere l’ambiente. Mangiare bene oggi, senza pregiudicarci la possibilità di continuare a farlo domani, insomma.Pazienza, dunque. E buon appetito. Saranno queste le nostre armi migliori.
Passiamo alla ricetta dello sgombro con crumble di cous cous e capperi
Ingredienti:
- 2 filetti di sgombro
- 150 g di cous cous
- una manciata di capperi all’aceto
- 3 cucchiai di olio evo
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 1 bicchiere di acqua bollente e salata
- maggiorana
- sale
- pepe bianco
Procedimento:
- Pulite e lavate e asciugate con carta assorbente i filetti di sgombro.
- Rosolate il cous cous in un pentolino con poco olio evo. Bagnate con l’acqau bollente e salata fino a coprirlo conpletamente. Spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare 5 minuti. Sgranatelo con una forchetta e mettetelo da parte.
- Cuoceteli in padella con un filo d’olio evo ela maggiorana. Dorateli da entrambi i lati, salate e unite il vino bianco. Lasciate sfumare e terminate la cottura. Basteranno 5-8 minuti.
- Tritate i capperi e uniteli al cous cous.
- Disponete i filetti di sgombro su un piatto che possa andare in forno. Distribuite il cous cous sopra i filetti di sgombro pressando un pochino, senza esagerare, crecando di farlo aderire bene alla superficie del pesce.
- Decorate la superficie con pochissimo olio evo e alcuni capperi.
- Infornate in forno con funzione grill alla massima potenza per 5-8 minuti.
- Disponete nei piatti e servite con prezzemolo, pomodori secchi o pomodori in insalata. O con quello che più vi piace.
Slow Food e le sue guide
Vorrei sensibilizzare il lavoro eccezionale che sta facendo Slow Food per portarci sulla strada giusta, tutto quello che sta facendo per aiutarci a capire quali sono le scelte giuste da fare, non solo per quanto riguarda l’acquisto e il consumo di pesce, ma anche su quello che sprechiamo e su quello che buttiamo quotidianamente e inutilmente, con consigli uitli per fare la spesa e tante piccole chicche.
Vi lascio volentieri il link, così anche voi potete godere di un’ottima lettura e aprire gli occhi su questa devastante realtà che è il nostro pianeta. Be cool. Save the planet.
Vai e scarica le guide responsabili Slow Food
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