C'è stato un momento in cui
foglie d'inquietudine
hanno bisbigliato perplessità,
sorvolando rovi di mugugni
e di inutili proclami.
Hanno suggerito: " se ami"
non scuotere i pugni,
segui la necessità
di far compagnia
alla tua solitudine.
Non far di tutto
un'unico smaltimento,
non potrà essere sempre così.
L'uso corretto dell'abitudine,
mormora di vento ingannato:
" La vita non è vita se non si è liberi".
L'urlo di chi ci è cascato
si specchia di sangue,
per non aver amato.
Chissà perchè il piacere
di chi ha massacrato
finisce proprio lì,
tra il pianto incredulo
di quel triste prato.