Oggi, uscendo in corridoio al termine delle lezioni, abbiamo incrociato gli allievi di prima che, a loro volta, si avviavano all’uscita: c’è stato uno scambio di sguardi, lievemente incuriositi quelli dei miei ragazzi, pieni di timore reverenziale e quasi stupiti quelli degli altri.
“Come sono piccoli!” ha sussurrato, un po’ irridente, qualcuno dei miei, dimenticando forse che, solo ieri, anche loro erano piccoli, e intimiditi e un po’ spauriti.
Negli occhi dei “primini” si leggeva un po’ di timore per questi “omaccioni” (che subito hanno raddrizzato la schiena per sembrare più imponenti) con la voce già quasi “da grandi” e l’aria e gli atteggiamenti “da grandi”.
Vorrei rassicurare gli allievi di prima: qua alle media (ops, alla scuola secondaria di primo grado) il tempo scorre veloce e fra poco, fra molto poco, uscirete dalle vostre classi squadrando con un po’ di sufficienti i nuovi arrivati.
E’ un tempo speciale, quello delle medie: si entra bambini e si esce che ci si sente quasi adulti e tutto ciò succede in un soffio.
Assaporate questi giorni, queste ore: poi sarà veramente difficile viverne di simili.