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Sguardo insolente

Da Simonaruffini
Ieri sera mi trovavo nel bel mezzo della movida milanese. 
Vip e non vip.
Maschere, mise pittoresche.
Sigarette e drink.

Tanta, tanta gente.

Un piacere per gli occhi curiosi che non si stancano mai di scoprire le molteplici facce della natura umana.

Seduta su un divanetto sotto la console del dj, lasciavo correre lo sguardo.

Insolente.
Non mi importava se le persone avessero sentito su di sé la mia ombra.
Volevo spogliarle con la forza dello sguardo.
Togliere tutto quel trucco e quei pezzi di stoffa. 
Alla ricerca della fonte di quella spensieratezza.

Sotto, che cosa si nasconde?

Quali pensieri attraversano quei cervelli?
Forse un sorriso nasconde un vuoto.

Sguardo insolente

Marc Chagall, Cantique des Cantiques

 
Sono consapevole di avere un viso malinconico.
Oggi non voglio sforzarmi di sorridere.
Oggi mi concedo di essere come uno dei personaggi dei quadri di Chagall: libera di poter volare, ma non così tanto distante da terra.
Così, spero di imparare come si fa a stare al mondo.

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