Shades of Grey
Quest’estate contrassegnata dal Pulcino Pio e dalla sua voce fastidiosa, dalla calura fuori ordinanza e dalle ripercussioni di una crisi che siccome si trova bene in Italia s’è
fermata per un po’, è quasi finita.
L’estate sta finendo e un anno se ne va, cantavano i Righeira in pigiama con le spalline quadratiche e dimenando i piedi.
E in quest’estate caratterizzata da poche amenità e da molto malumore, che cosa rimarrà?
Ma ovviamente lui, il libro più venduto nella storia della letteratura!! Chi?
Come chi? Ma dove vivete, su Marte???
No, non Jane Austen.
Nemmeno Kafka, o Tolstoj.
Nemmeno Herman Melville e la sua balena bianca, no.
Neanche la Kinsella, pensate un po’.
No.
Lui, il romanzo erotico per casalinghe disperate, l’harmony con il frustino e la mascherina sadomaso, il pruriginoso tormentone dell'estate, lui: Cinquanta sfumature di grigio.
Un libro che, vorrei ricordarlo, l’autrice ha confessato di aver scritto ispirata da Twilight.
No, capite? Da TWILIGHT.
E i Maya poi non devono aver ragione???
Comunque, alla fine, sì: l’ho letto pure io.
Sì. In ebook, ma l’ho letto.
E ci ho messo solo tre giorni.
Mi rifiuto di raccontarvi la storia, andate su Wikipedia e fatevi una vostra cultura pop personale, evolvetevi caspita!
Di seguito l’analisi.
Perché non mi è piaciuto
- I personaggi sono tagliati con l’accetta ed hanno lo spessore dei protagonisti dei fotoromanzi che a nove anni leggevo sul giornale di Barbie. Lui bello, ricco da schifo e tormentato, con gusti particolari. Lei bella e ingenua, candida e vergine come un giglio. Vabbè.
- Il libro sottende per tutta la sua durata un sottile giudizio negativo sulle pratiche sessuali “particolari”, come se il vero amore potesse esprimersi solo alla missionaria-io-sotto-tu-sopra-che-palle (op.cit.)
- Anastasia, aka Ana, è l’eroina di un romanzo più odiosa che abbia mai incontrato. Tipo che la comprerei per picchiarla io al posto di Mr Grey. Ed infatti alla fine del libro quando lui la picchia, le sta pure bene. Non solo è palesemente anoressica e con i neuroni che giocano a bocce nel cervellino vuoto, ma è anche e sicuramente stitica. E anche vergine.
- La traduzione è fatta così male che mia sorella pensava di aver sbagliato il segno tra una riga e l’altra. Io, semplicemente, schiumavo davanti alla morte del congiuntivo e del condizionale, augurando morte certa e dolorosa ai fautori del tutto-al-presente-che-siamo-gggiovani. Anatema perenne!
- Questi trombano così tanto da derubricare il genere del romanzo da erotico a fantascienza.
- E’ lungo. Parecchio. E alcune parti sono mostruosamente inutili.
Perché mi è piaciuto.
- E’ perverso.
- La scena del primo rapporto orale di Ana è una delle pagine più divertenti della letteratura comica di sempre.
Come potete ben notare, le critiche superano di molto gli aspetti positivi.
E non è una sorpresa.
Ed infatti sto leggendo il secondo.
Evidentemente c’è un po’ di Christian Grey in me.