Fratelli d’Italia
Zampaglione Federico, lo conoscevamo tutti quando cantava sotto le vesti di Tiromancino. Piacesse o meno è innegabile che un certo successo lo avesse riscosso.
Zampaglione Federico da un po di tempo a questa parte si è re-inventato regista… due titoli almeno li conoscevo, “Shadow”, il primo, e “Tulpa”.
“Tulpa” l’ho voluto guardare per le tette della Gerini. Di tette la Gerini ne fa vedere poche e il resto del film passa abbastanza indolore. Pero’ c’è Nuot Arquint… che per tutto il film dice “free your tulpa”…. Nuot Arquint ha una faccia che incute timore solo a vederlo. Tostissimo.
Nuot Arquint fa il cattivo anche in “Shadow”. Fisicità perfetta per il ruolo, recitazione sicuramente minimale (non dice una parola per tutto il film) ma innegabile impatto estetico.
Nuot Arquint è la cosa migliore di “Shadow”.
Avevo letto critiche che paragonavano “Shadow” ai (vecchi) film di Dario Argento e inquadravano Federico come (il nuovo) Dario Argento.
A parer mio di strada ce n’è ancora. Fede è bravo alla regia… il film sicuramente ha qualcosa da dire…. a suo modo è anche abbastanza malato e livido come si addice al nuovo filone horror italiano…e non nego che ci sono almeno un paio di scene decisamente forti.
Ma tra questo e un “Paura” qualsiasi dei Manetti Bros preferisco i Manetti tutta la vita.
Detto cio’ se avete voglia di toccare con mano e vedere con occhio critico…. accomodatevi.
Probabilmente non è il meglio-horror sulla piazza ma almeno dimostra la voglia di cambiare le regole, ed è uno dei pochi tentativi ad oggi disponibili di resuscitare il nostro cinema degli anni che furono.
Onore al merito quindi, ed al coraggio di percorrere una strada che i piu’ stanno abbandonando in favore delle solite commedie demenziali e i dei (prossimi) cinepanettoni. Il talento italiano puo’ offrire anche altro.
Se ci si provasse di piu’ probabilmente prima o poi anche noi italici vedremmo restituita al nostro cinema la gloria che da troppo tempo latita.