USCITA CINEMA: 29/08/2013
GENERE: Azione, Fantasy, Avventura
REGIA: Harald Zwart
SCENEGGIATURA: I. Marlene King, Jessica Postigo
ATTORI: Lily Collins, Jamie Campbell Bower, Lena Headey, Jonathan Rhys Meyers, Robert Sheehan, Kevin Zegers, Jared Harris, Kevin Durand, Jemima West, Godfrey Gao, CCH Pounder, Robert Maillet
FOTOGRAFIA: Geir Hartly Andreassen
PRODUZIONE: Constantin Film Produktion, Sony Pictures Entertainment, Unique Features
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA 2013
DURATA: 130 Min
FORMATO: Colore
Trama:
Ambientato nella New York di oggi, Shadowhunters – Città di ossa ha come protagonista Clary Fray (Lily Collins), un’adolescente in apparenza come tante altre, che scopre di essere la discendente di una stirpe di Shadowhunters, una cellula segreta di semi-angeli guerrieri, impegnati in un’antica battaglia tesa a proteggere il nostro mondo dai demoni. Dopo la scomparsa della madre, Clary si unisce a un gruppo di Shadowhunters, che le fanno conoscere una diversa e pericolosa New York, infestata da demoni, stregoni, vampiri, licantropi e altre terribili creature.
Basato sull’omonimo libro di Cassandra Clare, il primo di una saga best-seller, per settimane al primo posto nella classifica del New York Times delle serie di fantasy per giovani adulti.
Commento:
In uscita il 28 agosto nei cinema italiani il primo film tratto dalla saga “The Mortal Instruments” di Cassandra Clare che ha venduto più di 22 milioni di copie di libri nel mondo tradotti in 36 lingue. Si aggiunge, con questa nuova epopea, un nuovo tassello al nutrito mondo della cinematografia di vampiri e affini che in questa nuova veste assume le sfumature più gotiche, a tratti splatter, fra di tutti i predecessori. Gli elementi classici dei fantasy dramma ci sono tutti, il triangolo amoroso, la simbologia alchemica (la coppa mortale), la lotta fra il bene e il male, gli impedimenti esterni che ostacolano il compimento amoroso, la consueta carrellata di vampiri, licantropi, mostri e chi più ne ha più ne metta tra cui gli shadowhunters, creature a metà fra uomo e angelo che proteggono il genere umano dagli attacchi dei demoni. Questa virata verso il goth è sicuramente apprezzabile e ha probabilmente l’intento di conferire delle note attrattive anche per coloro che non sono particolarmente amanti delle trasposizioni cinematografiche dei romanzi adolescenziali che stanno affollando le nostre librerie; il merito è probabilmente dei produttori Robert Kulzer e Don Carmody che già avevano curato i cinque sequel di “Resident Evil”. Nell’ottica di confezionare un prodotto meno zuccheroso e più dark avrei prestato sicuramente maggiore attenzione alla colonna sonora, un po’ sciatta a mio avviso, e non solo ai vestiti dei protagonisti. Da questo punto di vista infatti un commento sonoro più accurato avrebbe sicuramente consentito di conferire una maggiore specificità alla pellicola elevandola dalla schiera del suo genere.
Le vicende in questo caso si svolgono in una New York più oscura del solito, fra le dimore ottocentesche di Brooklyn e la maestosità della St. Patrick Cathedral. A svolgere il ruolo di belloccio di turno è stato scelto Jamie Campbell Bower attore e cantante inglese dalle fattezze diafane e androgine, caratteristiche notoriamente amate dalle adolescenti, già presente nelle famose saghe di “Twilight” e “Harry Potter” accompagnato da Robert Sheehan (attore irlandese noto per la sua partecipazione nella serie di successo Misfits) a svolgere il ruolo di terzo incomodo nel triangolo amoroso. Come villain di turno è stato scelto un Rhys Meyes, seducente e inquietante come sempre, che guida un gruppo di angeli caduti che ritiene di dover finalmente iniziare a raccogliere i frutti del lavoro millenario di protezione del genere umano.
Complessivamente questo prodotto è, a mio avviso, più godibile dei prodotti cinematografici precedenti tuttavia per riuscire veramente nell’intento la virata verso il genere action forse doveva essere più marcata affinché la conversione fosse più efficace. Ancora una volta una narrazione costruita esclusivamente sui cliché del genere che oramai appassionano poco e risultano poco credibili. La cosa più piacevole probabilmente sono le atmosfere e le ambientazioni, tuttavia mi riesce difficile pensare che bastino ad attrarre spettatori che non siano adolescenti pur con un cast interessante come questo. Con ancora un po’ più di coraggio si poteva veramente riuscire a salire di livello, speriamo nelle prossime puntate della saga. (di BettyBoy)
Pro.
- Belle le ambientazioni. Belli i personaggi. Belli i vestiti. Bella New York.
Contro.
- Ancora un prodotto prettamente adolescenziale che vive dei cliché del genere.
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