Shalom Auslander – A Dio spiacendo

Creato il 13 giugno 2011 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Non sono sicura di averlo capito.

“Il lamento del prepuzio” era un romanzo tanto iroso quanto divertente. Questo è solo risentito, arrabbiato, mi è mancata la parte umoristica. Che probabilmente c’è, non lo escludo, solo che non l’ho capita.

In realtà non essendo di religione ebraica molti libri su quest’argomento sono naturalmente per me poco comprensibili. E’ evidente che il rapporto tra la fede e la divinità è molto complesso, e si nota spessissimo questa rabbia, questa asfissiante sensazione di oppressione patita dal fedele nei confronti di un Dio ingombrante e onnipresente (cito una frase dell’altro romanzo sopraccitato, “L’uomo fa progetti e Dio ride”, che secondo me rende perfettamente l’idea di quanto ho appena scritto). Nel cristianesimo mi sembra capiti ben più di rado.

Comunque non voglio addentrarmi in questioni religiose. Questi racconti sono estremamente potenti, si percepisce un’urgenza e una smania non comuni, però alla fine il risultato non è niente di che, anche se Auslander ha tutte le carte in regola per diventare un grande scrittore.

E se non l’avete letto, leggetevelo, “Il lamento del prepuzio”.



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