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Shameless - Stagione 3

Creato il 05 ottobre 2014 da Misterjamesford
Shameless - Stagione 3Produzione: Showtime
Origine:
USAAnno: 2013Episodi: 12
La trama (con parole mie): i Gallagher capitanati dalla sempre indomita Fiona continuano a fare fronte alle loro battaglie quotidiane, dai botta e risposta con lo scomodo padre alcolizzato Frank al percorso verso il diploma - il primo della famiglia - del genio in erba Lip, preso in mezzo ad una lotta tra ragazze che non esclude alcun colpo basso, dalla crescita di Carl, Debbie e Liam ai dilemmi d'amore e di "guerra" di Ian, senza contare nell'equazione i dubbi di Jimmy a proposito del suo rapporto con la stessa Fiona ed i suoi trascorsi con un boss della droga brasiliano, i tormenti di Sheila e la ricerca di un bambino di Veronica e Kevin.Riuscirà la famiglia più scombinata e borderline del piccolo schermo a fare fronte ad un'altra estate ed un altro inizio inverno senza perdere troppi pezzi, rialzandosi dopo ogni colpo subito, e sollevando sempre i pugni all'indirizzo di un mondo che la vorrebbe comunque ai margini?
Shameless - Stagione 3
Fin dal loro esordio sugli schermi del Saloon, i Gallagher sono sempre stati una forza con la quale i Ford si sono confrontati con enorme piacere e partecipazione: proletari, tosti, scombinati, pronti a cadere ed altrettanto pronti ad alzarsi, traboccanti di difetti ma altrettanto di passioni e voglia di combattere, sempre e comunque, dai migliori di loro ai peggiori.Era dunque ovvio che, dopo una prima stagione ottima ed una seconda quantomeno allo stesso livello, da queste parti ci si aspettasse l'ennesima conferma delle potenzialità di Fiona e soci: ed è un piacere poter affermare che, anche con l'annata numero tre, la qualità del prodotto e l'intensità dei suoi protagonisti non solo non sia calata, ma dia continua dimostrazione di evoluzione.Come se non bastassero, poi, le prese di posizione - in positivo - di Fiona, Lip - di gran lunga il nostro favorito -, Veronica e Kevin - sempre spassosissimi -, Ian - forse il charachter più sensibile e positivo della serie, in qualche modo -, Debbie e tutti gli altri componenti grandi e piccoli della famiglia, nel corso di questa nuova season perfino l'agghiacciante ed approfittatore Frank riesce a ritagliarsi un paio di momenti da antieroe positivo - e quasi non ci credevo perfino dopo averli visti sullo schermo, giusto per dare un'idea del tipo che è il patriarca dei Gallagher -, come se per l'intero e decisamente curioso focolare fosse in arrivo una tempesta portatrice di cambiamenti profondi e sorprendenti, anche se non sempre dalle premesse positive - la decisione sul finale di stagione di Ian, ad esempio -: lo spirito che guida la mano di questa serie, ed il suo vero motore, resta dunque la capacità di raccontare le gesta dei protagonisti con lo stesso affetto e la stessa capacità di rivedere le proprie posizioni e sentimenti che di norma è possibile trovare all'interno della famiglia, la realtà più confusionaria, caotica, passionale e travolgente che ci capiterà mai di vivere, in positivo o in negativo, da quella all'interno della quale ci troviamo a vivere per Destino a quella che, non senza fatica, scegliamo di costruirci giorno dopo giorno.E il bello dei Gallagher è proprio questo: per una Fiona che fa da madre con dedizione oltre misura ai suoi fratelli c'è una ragazza poco più che ventenne pronta ad essere egoista con il proprio fidanzato, per un Lip dalla grande intelligenza e dal futuro lontano dalle periferie degradate di Chicago un ragazzino ancora incasinato quando entra in gioco una fanciulla che apre le gambe e dalla spiccata propensione al crimine, per un Ian generoso e sensibile, orgoglioso della sua omosessualità, un fin troppo orgoglioso aspirante soldato partito "per un amore finito male", per una Debbie che pare percorrere i passi della sorella maggiore sostituendo il carattere alla gentilezza una bambina cresciuta troppo in fretta che non esita a mentire e colpire per proteggere la propria casa, per un Carl legato profondamente allo scellerato padre un piccolo psicopatico in erba.Noi tutti siamo così, in fondo.Noi tutti siamo un pò Gallagher.O almeno, chi non è cresciuto nella bambagia ed ha avuto sempre tutto con uno sconto che si avvicinava ad ottenere i desideri gratis.Vedasi Jimmy. E quanto è difficile percorrere la strada dalla ricchezza alla povertà, e non viceversa.Ad ogni modo, sono felice che loro ci siano.Perchè, seppur esasperati dalla finzione scenica o dal background - in fondo, di famiglie come questa ce ne saranno eccome, e non solo in America -, nuclei di questo tipo non sono poi tanto diversi da quelli in cui ognuno di noi è cresciuto: perchè ognuno avrà lottato, amato, detestato a fondo e voluto il meglio possibile per le persone più vicine, dai genitori ai fratelli e sorelle, dai parenti acquisiti a quelli che, se non fossero stati tali, avrebbero fatto comunque parte della nostra vita in quanto irrinunciabili per la nostra crescita ed esperienza.Dunque, senza alcuna "vergogna", mi dichiaro fiero di essere anch'io un Gallagher.Tranne, forse, quando si tratta di Frank.Ma non se si parla di alzarsi in piedi una volta ancora dopo l'ennesima batosta.Anche se significa portarsi dietro a spalla Frank stesso.
MrFord
"He went into the room where his sister lived, and...Then he paid a visit to his brother, and then he
he walked on down the hall, and he came to a door...and he looked inside
father, yes son, I want to kill you
mother... I want to... Fuck you."The Doors - "The end" - 

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