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Shameless - Stagione 5

Creato il 10 gennaio 2016 da Misterjamesford
Shameless - Stagione 5Produzione: Showtime
Origine:
USA
Anno: 2015
Episodi: 12

La trama (con parole mie): in casa Gallagher, si sa, non si dormono mai sonni tranquilli. Mentre Frank, fresco del suo fegato nuovo, sperimenta prima una carriera da distillatore di birra e dunque l'esperienza della vita vissuta all'ultimo secondo accanto ad una giovane dottoressa, Fiona è alle prese con turbolenze sentimentali che la portano addirittura al matrimonio, Debbie con i primi turbamenti da adolescente, Ian con il dramma del bipolarismo, Carl con i primi passi nel mondo del crimine e Lip sempre più lontano dalla realtà degradata nella quale è cresciuto ed inserito - in più di un senso - nel mondo universitario.Tutto questo senza contare la crisi tra Veronica e Kevin legata alla nascita delle loro gemelle ed alla nuova condizione di genitori, gli squilibri della sorellastra acquisita Sammi, la presenza sempre più importante di Mickie Milkovich ed il quartiere che, progressivamente, pare stia cambiando in favore di una riqualificazione.Materiale perfetto per un'altra Gallagher-bomb.
Shameless - Stagione 5
Se c'è una cosa della quale sono sicuro, parlando di piccolo schermo, è che amo incondizionatamente i fottutissimi Gallagher.Li amo quando vincono, quando perdono, quando si fanno voler bene tanto da commuovere e quando li prenderesti a mazzate sui denti.Dal primo all'ultimo, dai miei favoriti Lip e Mickey Milkovich allo scarafaggio immortale Frank.Li amo perchè, dalla prima puntata della prima stagione all'ultima della quinta - con la sesta che parte proprio oggi - sono sempre rimasti in qualche modo fedeli a loro stessi, allo spirito che li anima e li guida - per quanto distorto, sbronzo o sballato possa essere a volte -, ad una qualità sempre alta delle storie che raccontano - non ho memoria di una serie con una tale costanza nel proporre qualcosa di valore per così tante stagioni senza alcun calo, senza tirare in ballo eventuali crescite, tranne forse Breaking Bad e Sons of anarchy, mica bruscolini -, a qualcosa che c'è dentro chiunque viva o abbia vissuto ad una certa profondità il concetto di Famiglia, scomposta o precisa, allargata o contata sulle dita, figlia dei silenzi o delle urla, dei fratelli come delle sorelle, e via discorrendo.Per quanto la realtà in cui sono cresciuto sia certo più tranquilla e meno problematica di quella della periferia degradata di Chicago - non certo una delle città più facili degli States -, ogni volta che al Saloon cominciamo una nuova stagione di Shameless pare quasi di tornare a casa, pronti a diventare in qualche modo genitori, figli, fratelli, amici di questo gruppo male assortito di identità tanto forti quanto problematiche, a battersi con e per loro, a vivere al loro fianco un'altra avventura: e una delle cose che più adoro di questa serie è che nulla pare mai suonare forzato, o falso, quasi come se ci si approfittasse dell'affezione e del pubblico.I Gallagher sono così, carne e sangue, prendere o lasciare, da una Fiona sempre più disequilibrata e lontana anni luce dalla forza della natura che soprattutto nelle prime due stagioni si portava l'intera famiglia sulle spalle ad un Lip che comincia a sentire di doversi allontanare dal mondo cui era abituato, se non altro per poter pensare di costruire qualcosa nel suo futuro, anche quando essere uno "delle mie parti" significa, di fatto, apparire come un'attrazione curiosa, o una mosca bianca; dagli inossidabili Kev e V, per la prima volta in crisi, ad un Frank che, quasi, riesce addirittura a dare l'impressione di essere innamorato per la prima volta di qualcuno; dal dramma di Ian e del suo bipolarismo - convivere tutta la vita con una malattia di natura psichica è una cosa davvero tosta, da sopportare - alla pratica cattiveria di Carl, ben conscio del suo ruolo e del fatto di essere destinato a diventare il pericolo pubblico della famiglia fin da quando era bambino; dall'illusione di Debbie di potersi innamorare, crescere e costruire una realtà domestica diversa dalla propria alla quasi tenerezza del rude e duro Mickey Milkovich, forse il charachter sul quale è stato fatto il miglior lavoro di scrittura dell'intera serie.Ed io, o meglio, i Ford interi - Fordino compreso, pronto a chiedere, prima di cena, "stasera c'è Frank?" quasi fosse un ospite a tavola - li prendiamo, dal primo all'ultimo, amati ed odiati, in tutto e per tutto.Perchè, come mi capita sempre di ripetere ogni volta che scrivo un post legato a questa magnifica serie, tutti noi siamo un pò Gallagher.Quantomeno, tutti noi con un cuore, e cicatrici annesse e connesse.Tutti noi pronti ad essere degli stronzi patentati e l'ultima speranza per la salvezza di chi amiamo.Ed è bello, intenso ed umano, essere Gallagher.Essere "shameless", senza vergogna.Perchè non dobbiamo mai vergognarci di quello che siamo.O della nostra Famiglia.
MrFord
"See I just want you to take a second, hear me out.
Don't think I'm happy cause I smile when you see me out.
I've had serious madnesses where I've nearly disappeared,
oh I'm begging Lord to save me and let me go,
to see my family,
and keep it inside,
dry eyes, while my brother weeps.
save my soul,
Please Father let me go.
Keep me safe, as my mother sleeps."Ed Sheeran - "Family" -

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