Shane Carruth

Primer (2004) - 3,5/5
Upstream Colour (2013)
Carruth (1972), laureato in matematica, è diventato celebre grazie al fantascientifico Primer, costato l'inezia di 7000 dollari ed è divenuto un cult per gli appssionati di sci-fi.
-Primer
USA 2004 - fantascienza - 77min.
Un gruppo di ricercatori scientifici squattrinati lavorano nel garage di uno ad una non ben specificata invenzione, finchè, per effetto imprevisto, uno di essi si accorge che hanno realizzato una macchina del tempo. Allora lui assieme ad un altro decidono di tenersi per loro la scoperta e non dire niente agli altri, arricchendosi giocando in borsa sapendo già i risultati. Ovviamente le cose si complicheranno.
Il film è volutamente incasinato per stimolare il passaparola ed i tentativi interpretativi (su internet abbondano le spiegazioni della vicenda, alcune di esse sono veramente esaustive e meritano il plauso della comunità). In soli 77 minuti e con un budget irrisorio Carruth è riuscito a confezioanre una rompicapo divertente e stimolante, molto ben girato e interpretato, snello ed essenziale (anche troppo a volte!) totalmente incentrato sulla storia senza alcun riempitivo e per questo richiedente la massima concentrazione da parte dell ospettatore che, immancabilmente ad un certo punto nel pre-finale finirà immancabilmente per perdersi, almeno alla prima visione. La teoria del viaggio nel tempo qui è motl opeculaire e viene esposta a sprazzi nei discorsi tr ai protagonisti: compito dello spettatore è quindi riguardare il film più volte annotandosi le informazioni e ricostruendo la tela. Indispensabile la visioen sottotitolata per chi non parla un inglese fluente e scientifico.
Forse il merito principale di Primer è quello di mostrare come la scelta di un soggetto forte basti a fare un grande film a prescindere dalle limitazioni economiche; ovviamente è anche le'sempio di risoluzioen geniale del problema economico suddetto: ellissi, stacchi, montaggio serrato e veloce, breve durata, andar dritto al punto.
Da vedere.
Voto: 3,5/5