Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura (foto Pino Ninfa)
Dal 13 aprile al 12 maggio la quindicesima edizione della rassegna.
Protagonisti i duo, con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura,
Max Ionata e Luca Mannutza, Marco Tamburini e Dado Moroni,
Elena Ledda e Laia Genc, Javier Girotto e Rita Marcotulli,
Enrico Rava e Julian Mazzariello.
Traguardo importante per “Forma e poesia nel jazz”: dal 13 aprile al 12 maggio, la rassegna annuale organizzata a Cagliari dall’associazione culturale Shannara celebra infatti la sua quindicesima edizione. Tre lustri di musica da festeggiare con un cartellone come sempre all’insegna del jazz italiano di qualità e che stavolta sceglie come tema programmatico i duo.
Protagonisti, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura (il 14 aprile), Max Ionata e Luca Mannutza (il 15), Marco Tamburini e Dado Moroni (il 22), Elena Ledda e Laia Genc (il 28), Javier Girotto e Rita Marcotulli (il 29), Enrico Rava e Julian Mazzariello (il 4 maggio).
Novità di questa edizione, emblematicamente intitolata “A tu per duo”, la rassegna farà base alla Marina, trovando nel Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori la collocazione ideale per i suoi appuntamenti principali, ma coinvolgendo, per quelli collaterali, anche angoli e locali dello storico quartiere.
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La piazzetta Savoia, su cui si affacciano il Manàmanà, l’Ampurias e il Caffè Savoia, per due domeniche a mezzogiorno diventa dunque la scena di “Brunch in jazz”, aperitivi musicali anche in questo caso nel segno dei duo: quello romano del sassofonista Daniele Tittarelli e del chitarrista Enrico Bracco (il 29 aprile), e quello salernitano dei fratelli Scannapieco, Daniele al sax e Tommaso al contrabbasso (il 6 maggio). Le scalette Santa Teresa davanti al Vicious Bar fanno invece da palco per “Made in Sardinia”, trittico di esibizioni riservate agli artisti isolani: suoni della tradizione con il fisarmonicista Bruno Camedda (il 20 aprile) e con il suonatore di launeddas Nicola Agus (il 27); blues e rock and roll, invece, con Freddie and the Wolverines (il 12 maggio).
Nel cartellone anche un appuntamento fuori città, a Monserrato, con Carlo Ditta e Alberto Gurrisi con Vittorio Sicbaldi di scena il 25 aprile al Circolo Jambalaya.
Non solo jazz, dunque, e non solo musica in questa edizione di “Forma e poesia nel jazz”: ci sarà spazio anche per momenti enogastronomici e, altra novità, per una mini-rassegna di cinema e jazz.
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Prima di ogni concerto al Piccolo Auditorium, si rinnova l’aperitivo jazz, con assaggi di vini offerti da varie cantine e altri produttori. Ideato dall’associazione Essencesound, “A occhi chiusi” è invece un esperimento, un percorso sensoriale in cui il pubblico – 50 persone al massimo, rigorosamente bendate – viene condotto alla scoperta del patrimonio enograstronomico isolano. A guidare le degustazioni – due in tutto, in programma il 13 e il 21 aprile al Piccolo Auditorium – sarà Davide Orro, dell’azienda vinicola-alimentare Famiglia Orro, impegnata a tramandare di generazione in generazione i saperi contadini della coltivazione e l’arte di trasformare e conservare i prodotti della terra.
Stesse date per i primi due film della rassegna sul jazz curata dallo studioso e critico cinematografico Gianni Olla: “Bird” (in visione il 13 aprile), il viaggio doloroso nella vita di Charlier Parker diretto nel 1988 da Clint Eastwood, e “Round Midnight” (21 aprile), firmato due anni prima da Bertrand Tavernier: un altro ritratto, ma in questo caso immaginario, di un jazzista alla deriva, Dale Turner, nella Parigi dell’immediato dopoguerra. Terzo e ultimo titolo in programma (il 29 aprile), “Body and soul”, il recentissimo documentario diretto da Michael Radford sull’indimenticabile Michel Petrucciani, il pianista dal tocco irripetibile.
Ma il piatto forte di “Forma e poesia nel jazz” edizione numero quindici sono naturalmente i concerti in programma al Piccolo Auditorium. Aprono la serie, sabato 14 aprile, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura: protagonisti, insieme alle voci corse del coro A Filetta, del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato l’anno scorso dalla ECM, il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo. Un sodalizio ben rodato attraverso una riuscita serie di concerti, compreso quello dello scorso giugno a Belvì per una delle prime tappe di “!50″, il giro di Sardegna in musica ideato da Paolo Fresu per festeggiare i suoi cinquant’anni.
Sax e pianoforte al centro della ribalta la sera dopo (domenica 15) con Max Ionata e Luca Mannutza. I due si frequentano da diversi anni e nel 2006 hanno pubblicato un album, “Lode 4 Joe” (distribuito in Italia dalla Wide Sound), in cui scompongono l’universo sonoro e culturale di Joe Henderson e lo restituiscono all’attualità. Prendendo le mosse da quel progetto discografico, il concerto si annuncia aperto a una serie di spazi dedicati all’improvvisazione: l’ideale per apprezzare l’interplay tra il sassofonista abruzzese e il pianista cagliaritano.
Amicizia e collaborazioni ultraventennali legano i protagonisti della serata di domenica 22 aprile, Marco Tamburini e Dado Moroni. La passione per la musica e l’esigenza di esprimere le proprie emozioni attraverso i rispettivi strumenti accomunano nel segno della spontaneità il trombettista cesenate e il pianista genovese. Da queste affinità nasce il felice dialogo artistico fra due jazzisti capaci di guardare alla musica con orecchie e cuore sempre aperti, in una miscela che affonda le radici nella tradizione del linguaggio afroamericano e nella cantabilità mediterranea.
Come sempre “Forma e poesia nel jazz” mette in calendario anche una data “extra moenia”: così, il 25 aprile, i riflettori si trasferiscono per una sera da Cagliari nella vicinissima Monserrato, dove sono di scena, al Circolo Jambalaya (ore 22), il chitarrista Carlo Ditta (fiorentino di nascita ma cresciuto a Cagliari) con il milanese Alberto Gurrisi all’organo hammond e il batterista cagliaritano Vittorio Sicbaldi . Presentando dal vivo il repertorio di “Talkin’ about Mr. Green”, il disco che hanno registrato a Milano qualche mese fa (e in uscita a metà aprile per la Wide Sound Records), Carlo Ditta e Alberto Gurrisi propongono un omaggio a Grant Green, ripercorrendo la carriera del chitarrista di St. Louis scomparso nel 1979 (appena quarantatreenne) e presente in tanti capolavori dell’epoca d’oro della Blue Note Records.
Nuovamente a Cagliari, la rassegna si tinge di rosa, il 28 aprile, con la cantante Elena Ledda e la pianista Laia Genc, al centro di una nuova produzione originale nata dall’incontro di due forti e distinte personalità artistiche e umane, accomunate da una grande sensibilità musicale e da un grande passione per la propria terra e le proprie radici culturali: una schiettamente sarda e mediterranea, l’altra austeramente tedesca ma condita dalle sue origini turche. Una singolare intesa sonora tra la voce quasi ancestrale di Elena Ledda e il pianismo fresco e deciso di Laia Genc, che ha preso il via proprio in Germania, a Colonia, in occasione del progetto “I Canti delle Miniere” di cui le due artiste erano protagoniste insieme con Agnes Erkens e Alessandro Palmitessa.
Eletta musicista italiana dell’anno all’ultimo referendum della rivista Musica Jazz, la pianista Rita Marcotulli spartisce la scena del Piccolo Auditorium – domenica 29 aprile – con il sassofonista argentino (ma di chiare origini italiane e da lungo tempo trapiantato nel nostro Paese) Javier Girotto. Compagni di viaggio in tanti progetti ed esperienze discografiche, i due, insieme al fisarmonicista Luciano Biondini, hanno registrato l’anno scorso (proprio per un’etichetta cagliaritana, la S’Ard Music) “Variazioni sul tema”, un disco che riprende, con l’aggiunta di nuovi brani, un precedente lavoro ispirato a un film muto di Jean Renoir del 1926. Ancora una prova, insomma, dell’appassionato interesse della pianista romana per il cinema, già messo a frutto in tante occasioni, e coronato nel 2010 dai tanti allori raccolti con la sua colonna sonora per il film di Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast”.
Un viaggio imprevedibile nella musica e nei suoni: è quanto promette il concerto che il 4 maggio chiude la serie di appuntamenti al Piccolo Auditorium. Protagonista un duo di altissimo livello interpretativo, uno dei top live act del jazz italiano d’oggi: Enrico Rava, sicuramente il jazzista di casa nostra più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, e il pianista italo-inglese Julian Mazzariello. I due hanno trovato un terreno d’intesa dove il lirismo e l’esplosività, lo spirito d’avventura e la saggezza del trombettista torinese si incontrano con il talento del musicista salernitano (classe 1978, è nato in Inghilterra da madre inglese e padre cavese, ma da sedici anni vive in Italia).
Il prezzo dei biglietti per i concerti in programma al Piccolo Auditorium va dai 10 euro ai 23 euro a seconda delle serate, mentre costa 65 euro (+5 prevendita) l’abbonamento per l’intera rassegna. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare al Box Office di Cagliari, in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070657428).
La quindicesima edizione di “Forma e poesia nel jazz” è organizzata dall’associazione culturale Shannara con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, della Provincia di Cagliari (Presidenza del Consiglio) del Comune di Cagliari, e con la collaborazione di Famiglia Orro, Salumificio Villagrande, Panificio Eleonora, Acqua San Martino, Caffè La Tazza D’Oro, Formaggi Aresu, Enoteca Lancillotto, Vicious Bar, Music Bar Ampurias, Caffè Savoia, Caffè Restaurant Manàmanà, Istituto Europeo di Design e concessionaria Piaggio e Honda G. Melis.
Per informazioni e aggiornamenti: Associazione culturale SHANNARA, tel. 070 45 13 957, e-mail: [email protected].
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