Mi ero ripromessa che non lo avrei fatto mai più. E invece, puntuale come il Natale, al grido di Shark Happens! ecco arrivare la supercazzola estiva targata SyFy/Asylum col ridondante titolo di Sharknado 2: The Second One, sempre diretto da Anthony C. Ferrante.
Trama: Fin ed April stanno cercando di lasciarsi alle spalle lo sharknado di Los Angeles e decidono di andare a New York per incontrare la sorella di lui con famigliola a seguito. Ad attenderli ci saranno stavolta ben DUE tornado con tanto di tempesta elettrica e, ovviamente, squali...
Il Ma perché??
Se l'anno scorso siete riusciti a superare indenni l'estate senza venire a conoscenza di Sharknado o se non vi interessa il genere evitate tranquillamente di leggere questo post, non ne avrò a male. Se, per contro, la scorsa estate ci siete cascati e volete sapere se esistono motivi validi per continuare a farvi del male la risposta è facile ed univoca: NO. Sharknado era zeppo di ca**ate? The Second One lo supera di brutta maniera ma lo fa con quell'arroganza che mancava al primo capitolo, con la sicumera di chi sa di aver creato una macchina per far soldi e ride in faccia allo spettatore bibino gettandogli in pasto "camei" (e poi vediamo quali nelle solite note a fine post, eh!!!), citazioni da horror famosi, continue strizzate d'occhio al primo Sharknado e un autoreferenzialismo francamente irritante da sostenere per un'ora e mezza. Ammetto che la lunghissima scena prima dei titoli di testa è talmente esagerata che guardarla è quasi un piacere: come un novello John Lithgow il povero Ian Ziering cerca di convincere i passeggeri di un aereo che fuori, in mezzo alla procella, ci sono squali volanti. Tutti a guardarlo, giustamente, come si guarderebbe un mentecatto se non fosse che, da lì a un secondo, la sciagura zannuta si abbatte sull'aereo, con tutto quel che ne consegue, ovvero i dieci minuti migliori del film, senza un attimo di respiro e senza un attimo di credibilità, ovviamente: come già dissi nel post dedicato al primo capitolo, la suspension of disbelief si è direttamente impiccata prima ancora che cominciasse Sharknado 2. Il problema è che dopo quest'inizio sublime e divertentissimo il film s'affossa e diventa la fiera della noia, più che del WTF, cosa che assolutamente non dovrebbe accadere nel corso di una pellicola come questa.Il MaCCosa
Raddoppiando le minacce, spostando l'ambientazione da Los Angeles a New York e facendo miseramente fallire l'esplosivo trucchetto utilizzato da Fin in Sharknado la zuppa (di pesce) non cambia comunque e l'intero film è fondamentalmente una ripetizione pedissequa del primo capitolo (viene persino riproposta la scena cult per eccellenza), con l'aggravante che stavolta spuntano guest star più che squali e sembra che la trama sia stata scritta apposta per infilarne a forza quante più possibili invece di limare un po' i difetti di Sharknado, che tornano prepotenti in The Second One: gente che fa cose senza motivazioni plausibili (tipo LANCIARE DELLE MOTOSEGHE DENTRO UN TORNADO col rischio di colpire chiunque!!), personaggi che vengono sacrificati solo per mostrare quanto sia fico Fin con lui che non versa una lacrima né muove un dito per evitarne la morte, altri personaggi che all'improvviso si mettono a citare intere scene di film cult come per esempio La Casa 2 o L'armata delle tenebre ignorando completamente quella che è stata la loro personalità fino a quel momento e, last but not least, siccome Sharknado 2 è ambientato a New York ci tocca anche il pistolotto patriottico in perfetto stile 11 settembre, imbarazzante in qualunque film e totalmente inadeguato per lo spirito cazzaro di questo. Passando agli effetti speciali il livello è leggermente migliorato nella misura in cui la fotografia non è più virata in quegli orrendi toni di grigio che abbruttivano Sharknado ma gli squali sembrano comunque finti, sono passati quasi quarant'anni ma non c'è speranza per la Asylum di superare o anche solo eguagliare quello che ci aveva mostrato Spielberg negli anni '70. Quanto agli attori, l'unico che paradossalmente si salva è Ian Ziering, che ormai ha preso il ruolo di Fin dannatamente sul serio e si impegna con ogni fibra del suo essere per darci quel tamarro che è sempre in voga perché non è di moda mai. Tara Reid è meno in botta rispetto al primo capitolo, forse perché ci crede di più anche lei, ma resta fondamentalmente una cagnolina e la povera Vivica A. Fox... signorina, se penso che eri la Vernita Green di Kill Bill e ora sembri una di quelle afroamericane chiattone da sitcom mi verrebbe da lanciarti un coltello e beccarti in mezzo al petto. Questa presa di consapevolezza mi abbatte, quindi concludo il post con insolita mestizia e un'insana voglia del vero trash di una volta, quello che inorridisce e affascina allo stesso tempo!Il WTF
Del regista Anthony C. Ferrante, che interpreta anche il chitarrista in metropolitana, ho già parlato qui. Ian Ziering (Fin) e Tara Reid (April) li trovate invece ai rispettivi link.Vivica A. Fox (vero nome Vivica Anjanetta Fox) interpreta Skye. Americana, la ricordo per film come Nato il 4 luglio, Independence Day, Batman & Robin, Giovani diavoli e soprattutto Kill Bill - Volume 1 e Kill Bill - Volume 2. Ha partecipato anche a serie come Willy il principe di Bel Air, Beverly Hills 90210, Otto sotto un tetto, Tutto in famiglia e Alias. Anche produttrice, ha 50 anni e nove film in uscita.
Incalcolabile il numero di guest star o presunte tali, almeno per quel che ho potuto riconoscerle io. Andiamo con ordine: la figlia di Ozzy Osborne, Kelly, è l'improbabile hostess dai capelli lilla, Judd Hirsh (ovviamente) il vecchio tassista, Mark McGrath, cantante dei Sugar Ray, è il cognato di Fin (il nipote, per la cronaca, è invece interpretato dal figlio di Chazz Palminteri, Dante), il wrestler Kurt Angle è il capo dei vigili del fuoco, Billy Ray Cyrus, padre di quella porcona di Miley, è il dottor Quint, Andy Dick è il poliziotto che accoglie Fin dopo lo scampato disastro aereo, il gossipparo Perez Hilton è uno dei passeggeri dell'aereo, Robert Hays è il pilota e non a caso era il protagonista de L'aereo più pazzo del mondo, la sua assistente invece è interpretata da Rachel True, che era una delle quattro Giovani Streghe. Per finire, potrei avere capito male ma tutti i meteorologi presenti nel film sono veri così come, credo, i presentatori dei vari talk show. Detto questo, mi dispiace ma aspettiamoci per l'anno prossimo uno Sharknado 3 , cito direttamente dal sito della SyFy: Los Angeles and New York were not enough! Coming in Summer 2015, another city will be devoured by flying sharks when the new Original Movie Sharknado 3 premieres. But which city will it be... Guarda, non ci dormirò la notte!! Nel frattempo che aspettiamo con ansia il terzo capitolo, se Sharknado 2: The Second One vi fosse piaciuto recuperate Sharknado. ENJOY!