Sharknado (USA 2013) Film tv trasmesso negli USA da SyFy Channel Regia: Anthony C. Ferrante Sceneggiatura: Thunder Levin Cast: Ian Ziering, Tara Reid, Jaason Simmons, Cassie Scerbo, John Heard, Aubrey Peeples, Chuck Hittinger Genere:
Ribattezzato da alcuni “il peggior film di sempre” e da altri più gentilmente “il miglior peggior film di sempre”, Sharknado è una genialata. Non tanto il film nel suo complesso, quanto lo spunto di partenza. Quali sono i due elementi più tipici di una pellicola catastrofica?
1) La calamità naturale. E cosa meglio di un bel tornado?
2) Degli animali pericolosi. E allora cosa meglio di uno squalo, come insegna Mr. Spielberg? Uno? Mettiamocene centinaia, che è meglio!
A questo punto, gli autori di pellicole normali scelgono o l’uno o l’altro elemento. Ma gli autori di Sharknado non sono autori di pellicole normali. Già considerarli autori di pellicole è molto generoso. Gli autori di Sharknado non si sono posti limiti e hanno deciso di unire entrambe le cose in un film catastrofico solo. O, più che altro, una catastrofe di film. Protagonista è così una serie di tornado che porta con sé una miriade di squali. Squali che non muoiono trovandosi al centro di un uragano, ma sopravvivono tranquillamente e sono più famelici e cattivi che mai.
Cose del genere nella realtà accadono più spesso di quanto potreste immaginare.
Da questa idea iniziale trash, il canale americano SyFy con la produzione della The Asylum, casa specializzata in Z-movies, ha deciso di tirarne fuori un film tv ancora più trash. Il risultato? Una schifezza colossale, di quelle talmente colossali da incollarti allo schermo dall’inizio alla fine. Con quell’effetto tipico dei reality-show spazzatura, non si riesce a smettere di guardare. La qualità di questo film tv è misera, ma così misera, che non si può distogliere lo sguardo, godendo per ogni minuto di tanta porcheria servita in un colpo solo. La regia di tale Anthony C. Ferrante è da denuncia, il montaggio appare del tutto casuale più ancora che amatoriale, gli effetti speciali sono terrificanti e non in senso horror, il green-screen è da mani nei capelli e le interpretazioni raggiungono livelli epici tanto sono pessime.Non basta infatti una tempesta di squali, non basta uno stile registico che sembra guardare a Baywatch come modello di riferimento principale, ma pure il cast ci regala grandissime soddisfazioni. Il protagonista nonché eroe della pellicola è Ian Ziering, sì sì lui, lo Steve Sanders di Beverly Hills, 90210, uno che i suoi quasi 50 anni li porta più che bene, per carità, ma anche uno che a recitare non è mai stato buono e ma che qui sembra persino peggiorato di brutto. Suoi compagni di sventura sono John Heard, il papà di Mamma ho perso l’aereo, Jaason Simmons, uno che arriva dal già citato Baywatch, e la gnoccona Cassie Scerbo, che invece proviene dalla serie Make It or Break It ma pure lei non avrebbe sfigurato all'interno di Baywatch.
"Smettetela di chiedermi di smetterla di recitare.
Finché anche The Rock lo fa, nessuno potrà fermarmi!"
Sharknado è un film brutto, così brutto da essere quasi bello ed è in grado di regalarci alcune scene scult assolute, come quella in cui Ian Ziering finisce nella pancia di uno squalo e ne esce vivo con una motosega, portando per di più in salvo un’altra tipa che era finita lì dentro e che ne esce pure lei. Viva!
Sharknado è un vero e proprio tornado di trovate al confine tra pessimo gusto e genialità che è già diventato un fenomeno sui social network, soprattutto su Twitter, ed è ora pronto ad abbattersi anche su di voi. Se guardando lo smielato e prevedibile happy ending o gli illeggibili titoli di coda mandati a tutta velocità (altra trovata folle quanto geniale) sarete travolti dalla tristezza perché è finito, non disperate. Un sequel di questo capolavorone è già in preparazione e una pioggia di squali ci sommergerà anche la prossima estate, perché al trash non c’è mai fine. It’s raining sharks, hallelujah. (voto al trash 8+ voto al film 3+)
Ecco cosa dobbiamo aspettarci dal sequel...