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SHE SPREAD SORROW, Rumspringa

Creato il 31 agosto 2015 da The New Noise @TheNewNoiseIt

SHE SPREAD SORROW, Rumspringa

She Spread Sorrow è il progetto di Alice Kundalini (50% dei Deviated Sister Tv), uscito da pochi giorni per Cold Spring. È vero che non ci dovrebbe essere ragione di stupirsi, specie nell’epoca di Sewer Goddess o di Pharmakon, di una donna alle prese con industrial e noise, ma – come suggeriscono l’artwork e le parole – qui c’è un cambio di segno. Anche al di fuori della cerchia di appassionati, si sa che i vari Whitehouse, Brighter Death Now o Navicon Torture Technologies erano/sono misogini (consciamente o meno, in misura maggiore o minore a seconda del singolo artista), spesso operando attraverso provocazioni continue che non erano (più) tali o magari non si riusciva (più) a percepire come tali. Per questo determinati suoni a commento dei pensieri di una donna che si direbbe aver subito degli abusi, o qualcosa di molto simile (con tutti gli aspetti anche contraddittori che si intuiscono, ad esempio irreali sensi di colpa), non possono che farsi ricordare. Per certi versi è un’ovvietà, ma riflettendo su come fruiamo determinate musiche estreme oggi, cioè guardando ormai poco attentamente immaginari statici e ben codificati, non lo è: se cambiassimo le foto e – sempre attraverso l’artwork – Alice non ci mettesse in bella evidenza anche frammenti di testo, staremmo parlando di un altro disco e ci staremmo concentrando inevitabilmente sulla descrizione di un sound che a qualcuno potrà ricordare i frangenti più spettrali del death industrial, a qualcun altro farà soprattutto pensare a qualche nome italiano storico e ad altri ancora ricorderà proprio gente tipo Sewer Goddess. Qui la tensione e il dolore sono interiori, nulla esce verso l’esterno, per questo non ci sono mai autentiche esplosioni di rumore, ma una vasca da bagno sfrigolante nella quale è stato gettato un asciugacapelli acceso, mortale solo se ci stai dentro. A parte qualche momento di stanca da tagliare, a parte la necessità di divenire più personali in un contesto pieno di fotocopiatori (ma quale contesto non lo è?), andiamo bene.

Tracklist

01. Spring Of Regret
02. Herself Denial
03. Red Rumspringa
04. Inertia Malaise
05. Chastity
06. Seven Daughters


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