Con una donna da sola e' ancora peggio. A volte rifiuto con gentilezza, altre volte mi scappa la pazienza e rispondo male, soprattutto quando sono concentrata sulle foto e mi bombardano con domande tipo dove sto, con quale mezzo sono arrivata, quando parto, quanti anni ho, dove sono i miei amici, eccetera. Insomma una schedatura che purtroppo non e' quasi mai disinteressata. Ma serve per capire le ''esigenze'' del cliente e offrire quindi servizi su misura.
A Fatehpur (a 30 chilometri da Mandawa), stavo comprando una semplice crema perche mi sono scottata in moto, e sono arrivata al punto da allungare dei soldi a un ragazzo che aveva deciso seguirmi, pur di levarmelo di torno. A volte si offendono perche' in Rajasthan c'e' una mentalita' molto conservatrice e le donne sole vanno protette secondo loro, come per i mussulmani. Ma non avevo altra soluzione. Essere maleducati e' l'unico modo: dopo un po' la voce circola che sono ostile e si limitano a salutarmi da lontano.
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Vorrei poi capire, anzi non-so-cosa-pagherei per sapere chi diavolo e' che ha disseminato qui in India la filastrocca ''Centocinquanta la gallina canta''. Quando viaggio nei posti piu' turistici mi capita con abbastanza frequenza di trovare in giro dei ragazzi giovani che appena ti vedono ripetono la strofa come dei robot, senza peraltro saperne il significato. Penso che in Italia pochissimi bambini conoscano questa vecchia filastrocca...io stessa non me la ricordavo piu' e sono andata a recuperare il testo (eccolo qui) per capire se c'era qualche recondito legame con l'India. Lancio qui un concorso per scoprire le origini della diffusione di ''150 la gallina canta'' nel subcontinente indiano....