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Shelter – identità paranormali

Da Soloparolesparse

Diciamo che stiamo parlando di un thriller a tinte horror, con una spruzzata di paranormale ed un tuffo tra la psichiatria e la religione.

Il risultato di tutto questo è che Shelter è un film ben fatto, con qualcosa di intrigante.

Shelter – identità paranormali

Charlotte è una psichiatra ormai convinta che le personalità multiple non esistono ma si tratti solo di situazioni buone per romanzare casi di piena consapevolezza.
Il padre di leghi, anche lui psichiatra, le sottopone però un caso inquietante.
Adam a tratti è convinto di essere anche David, che però è una persona realmente esistita e morta 25 anni prima.

Da qui la psichiatria lascia pian piano spazio al soprannaturale, anche perchè le personalità di Adam/David si moltiplicano e diventano sempre più inquietanti.
E dentro mettiamoci dentro anche un villaggio di montagna con qualche segreto ed una vecchia strega che vede attraverso gli occhi di una bambina.

Måns Mårlind e Björn Stein fanno un gran bel lavoro di regia riuscendo a creare una discreta suspance che sale man mano che la situazione si ingarbuglia.
Come pure molto buone sono alcune scelte tecniche quali la carrellata con cui il film si apre che passa da una serie di dettagli alle persone nella sala per fermarsi su Julianne Moore che inizia il suo discorso.

E la Moore è molto brava nel suo ruolo di psichiatra piena di dubbi, di madre dalla presenza altalenante, di figlia problematica e di sorella affettuosa (altro?)

Shelter – identità paranormali

Ma ancora più efficace è l’interpretazione di Jonathan Rhys Meyers, sebbene non sempre riesca a far brillare le enormi differenze tra tutti i personaggi che il suo personaggio interpreta.

Segnalazione positiva anche per le scenografie di alcuni interni, quelli più articolati, più grotteschi, più legati al mistero e alla magia… villaggio compreso.

In definitiva Shelter è un buon thriller che spinge a cercare una soluzione (in realtà abbastanza evidente) mantenendo comunque ritmo e tensione su livelli alti.
Non delude.


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