Nel 2009 nasce da H-Farm Shicon, community di designer supportata dal management di due grandi società italiane: Employees Only, fondata da Enrico Aprico, e Taaac, fondata da Michele Simonato e Matteo Lai.
Per citare le parole stesse del team di Shicon, i suoi membri condividono tre cose: amano il design, amano l’innovazione ed amano divertirsi a lavoro.
Shicon deriva da queste splendide premesse e promette già di diventare una community di riferimento sia per i brand che per i designer.
Da brave cool hunters abbiamo voluto conoscere più da vicino questa realtà imprenditoriale con forte aspirazione internazionale: se, infatti, la sede principale è in Italia, Shicon ha già uffici in UK, USA ed India.
Sarà Enrico Aprico, vera figura centrale nel panorama dei New Media in Italia, ad introdurci in questa innovativa community: a lui dunque la parola ed il merito di questo lavoro. 1) Shicon si colloca come una novità nel panorama del design e del crowdsourcing: quali sono i suoi punti di forza? Si tratta del suo modello di business “1.5”, cioè un posizionamento gestionale che colloca la piattaforma in una posizione ibrida a cavallo tra i modelli gestionali 1.0 e 2.0.
Shicon è in equilibro tra il virtuale e il reale. Mentre la piattaforma e la community di Shicon sono essenzialmente virtuali, lo sviluppo commerciale e l’attivazione di partnerships strategiche procede con un piede nel mondo reale.
La domanda viene stimolata attivamente da una struttura commerciale nazionale che incentiva la comunità universitaria, le imprese e le istituzioni in modo diretto e trasparente.
L’offerta risulta arricchita dal modello reticolare che consente aderenza al mercato e costante comunicazione tra virtuale e reale un bridge efficace tra tra analogico e digitale 2) Nel background di Shicon, così come nello sviluppo dei progetti legati ad esso, c'è un forte rapporto con il mondo accademico: puoi raccontarcelo?
Sì, l'accesso diretto a ciò che io definisco "sorgenti della contemporaneità": no filtri no imbuti. Dietro a Shicon Europe regna un pensiero che nasce dalla nostra vocazione di essere a metà tra il mondo accademico (i founders insegnano tutti, in diversi atenei) e l'impresa. Desideriamo offrire ai ragazzi l'opportunità di potersi misurare con il mercato secondo una logica meritocratica che difficilmente si potrebbe ottenere con altri modelli.
Noi che siamo prima di tutto docenti e poi imprenditori ci riteniamo guide per giovani talenti ai quali offriamo non solo un'opportunità ma anche un riconoscimento da poter inserire nel loro curriculum vitae. 3) Shicon ha un forte respiro internazionale visibile sia a livello di struttura e presenza in vari paesi sia in una certa attenzione allo sviluppo di progetti di portata extra-nazionale: che esperienza ci porti a riguardo? Shicon Europe consente da una parte a giovani creativi di lavorare per brand importanti ed ai brand importanti di poter accedere ad una creatività internazionale di cui difficilmente potrebbero beneficiare. Oltre a Milano siamo presenti a Londra, in USA (Silicon Valley) e stiamo approcciando il mercato indiano e ispanico. 4) Nonostante la recente nascita Shicon vanta già un portfolio di campagne piuttosto importanti: ci parli di qualcuna di esse? Sì, abbiamo progetti con Ducati, Fiat, BMW, Disney Activision, Bic e altri ne stanno arrivando...
Grazie Enrico e stay tuned trend hunters!
Intanto potete seguire tutti i progetti ed i contest di Shicon sul sito ma anche su Facebook e Twitter.
Design innovation is about to happen...