Davide Siri
2012-08-20 10:31:00 Davide SiriTag:
triphoptriphop
electropopelectropop
Sarà che ogni volta che si tira in ballo il Trip-Hop io inizio a fare piroette di gioia e mi emoziono, ma in ogni caso vi devo assolutamente parlare degli Shijo X...
La band abruzzese in questione, una delle migliori realtà emergenti dello stivale, ripropone il buon vecchio trip-hop insieme con un po' di elettro-pop, che bella cosa!
L'idea nasce da Davide Verticelli, ex tastierista di Beatrice Antolini, che insieme alla cantante Laura Sinigaglia decide di fondare gli Shijo X. Che nome strano!? Deriva da una strada vista in un viaggio in Giappone del co-fondatore. Ai due si aggiungono Federico Fazia al basso e Federico Adriani alla batteria.
“...If A Night” è però la seconda prova su lunga distanza del quartetto nostrano, che aveva precedentemente esordito con l'album “One Minute Before” del 2009. Possiamo dire che, a distanza di tre anni, questo nuovo disco segna la consacrazione definitiva della band.
Infatti il passo avanti rispetto al precedente c'è ed è evidente, ma che sia chiaro, anche la prima uscita è davvero degna di nota e da ascoltare (fate un giro qui http://soundcloud.com/shijox ). Sono cambiate molte cose da allora, perchè il precedente disco aveva connotati molto diversi da questo “If A Night”, molto più introspettivo e “gloomy”, a tinte scure e fosche. Le caratteristiche del cantato cambiano e non cambiano tra i due albums, con la bravissima Laura Sinigaglia e la sua voce penetrante, dal tocco soul-r'n'b, ma che si adatta sempre molto bene alle forme e alle tinte della musica: ora leggermente meno predominante rispetto al 2009, ma più legato in un tutt'uno con la musica.
Rispetto all'esordio inoltre non c'è più quel tocco Electro-pop-R'n'B, si perde molta dell'allegria e spensieratezza dell'esordio in favore di maggior ricercatezza, essenzialità e chiarezza espressiva: da un calderone di suoni colorati il sound si fa più puro, acquista spessore e si tinge delle tonalità scure della notte e del Bristol sound, da cui gli abruzzesi attingono pienamente e copiosamente (e magnificamente). La connessione Abruzzo-Bologna-Bristol è fortissima, e poche altre volte è stata così forte la connessione Italia-Bristol...curiosamente però sempre nel centro della penisola, dove il genere sembra particolarmente apprezzato.
Qui i punti di riferimento sono prevalentemente Massive, Portishead, Morcheeba.
Con l'elettronica che, insieme ad un mosaico di suoni e rumori campionati (vedi tintinnii di carillon e altri gingilli), fa da collante al flusso di pensieri e di musica, si procede in questo viaggio. Ad alleviare la tensione che si accumula nelle parti più propriamente trip-hop per mood e per ritmiche, ci pensano degli spazi più melodici, costituiti soprattutto da ottimi accompagnamenti di synth e piano. Questa è una scelta voluta nel cercare una maggiore melodiosità e avvicinarsi un pò alla musica pop, stemperando i toni estremi dei massimi esponenti del Bristol sound...perchè il trip-hop è andato avanti e si è evoluto, entrando in contatto o con il pop o con l'elettronica più oscura e disturbata, questo è quanto...non ci saranno altri Portishead, Massive Attack e tutti gli altri...è giusto che sia così...
Registrato nello studio Bombanella Soundscape ed uscito per la nuova etichetta indipendente Bombanella Records, “...If A Night” si impone prepotentemente come una delle migliori uscite italiane del 2012.
Come lascia intuire il titolo, tutto si svolge nello spazio di una notte, una notte che è fatta per lasciar galoppare la mente verso un viaggio che dura fino all'alba: tra pensieri, sogni, incubi, visioni, “...If A Night” percorre queste tappe e invita anche noi a ritirarci alla riflessione notturna.
Si può definire un concept album di storie notturne affascinanti e misteriose, che mantiene una sua integrità e coerenza.
Gli interludi delle 2, delle 4 e delle 6 del mattino, bella trovata, oltre che a fare da intro e outro all'album, ne segnano lo scorrere del tempo, mentre con la mente ci muoviamo in questa notte. Soprattutto quello centrale, oltre che segnare la divisione a metà del disco (anche un po' contenutistica oltre che fisica, se vogliamo, perchè come vedremo la seconda parte differisce leggermente dalla prima) è molto bello.
Dunque si inizia praticamente con Bologna By Night, che segna già il mood e il leitmotiv del disco, che sarà caratterizzato da un'attitudine meditativa, dall'addentrarsi tra le nebbie del pensiero in una notte buia, come mostra anche il curato packaging: tutto nero, eccetto la luce fioca di una lampadina che segna l'attività della mente che viaggia verso l'alba, e il fumo di una sigaretta che crea vortici e spirali in cui essa si perde.
Seguono le strane storie di una Uptown Bike con il suo ottimo giro di basso, e quella di una notte In (the) Moscow.
Con Television, che richiama la chiusura della prima traccia e, tra ipnosi e inquietudine, un senso di vuoto accompagna la visione degli Shijo X.
Runnin' dopo un inizio rallentato ha una brusca accelerazione in una lunga e frenetica corsa.
Come accennavo dopo l'interludio si ha un leggero cambiamento, e personalmente preferisco questa seconda parte del disco (che però è tutto molto bello): riceve la calma data dalla pausa delle 4 a.m. e riparte più lenta, oscura e riflessiva
La bella Bad Bed si apre come una fiaba-ninnananna, e navigando nel mare della mente evoca pensieri e mostri che popolano la nostra testa, dove la visione di ogni oggetto evoca un ricordo; la bassline è potente, il cantato si accompagna secondo il ritmo, ora cadenzato, ora più leggero.
Colors bellissima, malinconica, tra la dolcezza di Hooverphonic e Morcheeba nel cantato, inoltre sofisticata ed entusiasmante nei suoni, col pensiero pensiero vaga nella pace dell'isolamento, ripensando al carosello della vita e ricordi sbiaditi, ci si interroga su dove sono spariti i colori in un mondo tinto di grigio.
Almost In Trouble delizia con il suo tocco soul, viaggiando leggera verso la conclusione.
Con Zabriskie's Bench e Krueger si vola verso la conclusione, la prima in un bellissimo crescendo che culmina con un grido (oltre che un titolo) quasi floydiano, la seconda con ritmi più frenetici che la riavvicinano alle caratteristiche di “One Minute Before”.
Per concludere...
Gli Shijo X stanno ottenendo sempre più riconoscimenti importanti all'interno dell'ambiente musicale, nonché collaborazioni importanti, e non serve sottolineare che se li sono guadagnati tutti...
Io vi dico una cosa: prestate ascolto alla musica degli Shijo X, perchè questi ragazzi meritano il vostro supporto! Con la speranza che riescano a riconfermarsi e ad affermarsi in futuro, ma intanto questa seconda prova li consacra definitivamente come ottimi interpreti del trip-hop, nonchè tra le migliori band emergenti italiane.
Il video della performance degli Shijo X all'Italia Love Wave festival 2011, guadagnata come miglior band abruzzese in virtù dell'esordio del 2009, e che ha anticipato i contenuti del nuovo album e segnato un punto importante nella carriera della band.
Autore : SHIJO X
Titolo: If A Night
Anno : 2012
Etichetta : Bombanella Records
Voto :
(7.50/
10)
Sissy-march Of The Humans
Chill Filtered
Iori' S Eyes-double Soul