Inizialmente doveva essere un progetto composto di cinque episodi ma poi le solite difficoltà produttive e di finanziamento comuni purtroppo a tutti i giovani registi che vogliono ostinarsi a fare qualcosa di diverso dal solito cinema mainstream hanno determinato una riformulazione del progetto che consta di due mediometraggi ( attorno ai 45 minuti ) intitolati Between Us ( di Alessandro Redaelli) e Chromophobia di Domiziano Christopharo
1) BETWEEN US ( di Alessandro Redaelli)
Storia dell'amicizia di Max e Yuri, due ragazzi come tanti dispersi nella grande città, amicizia che cambia quando i genitori di Max vengono assassinati brutalmente da dei rapinatori.
Yuri prende l'amico in casa per sostenerlo e non lasciarlo completamente solo ma si accorgerà a sue spese che in Max c'è qualcosa che non va.
Episodio girato praticamente senza budget, con due soli attori in scena ( o quasi) ed effetti speciali ridotti al minimo. Nonostante tutto questo la regia del giovanissimo Redaelli ( classe 1991) è al di sopra di ogni sospetto riuscendo a tirare le fila di una storia non particolarmente originale e con pochi ambienti a disposizione di una coppia di protagonisti non proprialmente a suo agio nel sostenere tutto il film..
Attori che , ammettiamolo, sono un po' troppo legnosi e costituiscono il punto debole del film.
Redaelli sa come muovere la cinepresa e maneggia con discreta disinvoltura i meccanismi ansiogeni ricreando un'atmosfera sulfurea pur rinchiudendola in quattro normalissime, anonime, mura domestiche.
2) CHROMOPHOBIA ( di Domiziano Christopharo)
Marco e Celeste si trasferiscono dalla città in un piccolo paese di provincia per curare i problemi di depressione che da un po' di tempo sta manifestando la donna.
Il luogo scelto per abitare non è proprio l'ideale: il paesino è abbastanza spettrale, solitario e la casa in cui i due hanno deciso di abitare è staa teatro di numerosi suicidi.
Inoltre Marco, che di professione fa il medico, è sempre fuori per lavoro.
Per Celeste stare da sola in quella casa diventa sempre di più un incubo, compaiono macchie sui muri ed è preda di sogni sempre più tremendi in cui c'è anche la presenza di un altro , misterioso uomo.
Dietro Chromophobia c'è la mano più esperta di Domiziano Christopharo, un regista che ha già un certo nome nell'underground, che a differenza di Redaelli sceglie un'ambientazione rurale, alla maniera del gotico padano anche se il tutto è ambientato da qualche parte nelle montagne abruzzesi ( se non erro).
Anche la fotografia che era livida nel primo episodio , qui si concentra su squillanti toni saturi dando al tutto un aspetto più colorato, vivace.
Ha un aspetto più compiuto rispetto all'altro e probabilmente ciò è dovuto a una regia più esperta, a un pugno di attori maggiormente a loro agio davanti alla cinepresa oltre che alla mancanza delle lacune nel doppiaggio che affliggevano l'episodio precedente.( VOTO 6 + /10)
Nel complesso un'operazione apprezzabile zavorrata purtroppo da problemi produttivi di ogni sorta.
Nonostante il budget è un prodotto più che dignitoso.
Altra cosa apprezzabile è il non voler dare risposte a quello che succede nei due episodi: è tutto legato alla sfera dell'irrazionalità, si resta nelle nebbie dell'ambiguità sorprendendosi a domandarsi il perché succeda tutto quello che vediamo su schermo.
E ogni tentativo di risposta viene portato via dai titoli di coda ...
PERCHE' SI : buona la regia in entrambi gli episodi così come i pochi effetti speciali, interpreti del secondo episodio all'altezza, buona ambientazione, encomiabile la scelta di velare tutto di ambiguità...
PERCHE' NO : budget ridicolo, i due protagonisti del primo episodio sono piuttosto acerbi e per giunta sono doppiati abbastanza male.
( VOTO . 5,5 / 10 )