Sono sempre di corsa cercando di rincorrere la metropolitana ed arrivare in orario in ufficio oppure tentando di non perdermi tra le strade di Londra per arrivare in tempo ad un appuntamento. L'orologio è quindi diventato un accessorio fondamentale che non dimentico mai di indossare al mattino.
Ma sapete la storia di questo utile accessorio?
L'orologio da polso nasce alla fine del XIX secolo e ad inventarlo fu Patek Philippe, la cui eredità dura fino ad oggi con il marchio ancora esistente, tra i più esclusivi e costosi disponibili sul mercato insieme a Zenith e Rolex. Ad apprezzarlo per prime furono proprio le donne (altro che sesso debole, la sapevano lunga!) mentre gli uomini si servivano di quello da tasca.
All'inizio del XX secolo però anche gli uomini cominciarono a capire quanto fosse pratico un orologio con cinturino. Il gioielliere Cartier elaborò un prototipo per un suo amico pilota, il quale presto non ne fece più a meno.Ma non fu fino all'avvento della prima guerra mondiale che l'orologio da polso diventò popolare. In quegli anni, gli ufficiali di tutti gli eserciti abbandonarono l'orologio da polso, poco pratico in battaglia ed i vari governi inclusero gli orologi da polso come parte della divisa.
Gli svizzeri da sempre hanno guidato questa industria e questo ha contribuito alla loro immagine di "precisini" poiché per assemblare il meccanismo di un orologio occorre estrema cura ed attenzione.
Ovviamente nel corso degli anni questo accessorio si è evoluto tantissimo, diventando al quarzo oppure digitale, pensate che negli anni '80 fu lanciato un orologio dotato addirittura di un televisore!
Oggi è un accessorio utile ma anche alla moda e bello, insieme a braccialetti ed anelli dà colore ai nostri polsi e conferisce quel tocco in più al nostro look.
Un consiglio: ricordatevi sempre di indossarne uno se ad un colloquio di lavoro, dimostra serietà!
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