La faida che si racconta, causata molto tempo prima degli eventi mostrati, si basa su carenze affettive, quindi su sentimenti, e per questo il sangue versato non porterà mai a nessuna risoluzione ma solo ad altro odio. Una storia dura, per certi aspetti anche comprensibile ma di certo non giustificabile. Per raccontarla Nichols sceglie la via della sottrazione, rinunciando a qualsiasi elemento che potrebbe creare spettacolo nonostante si sfiori più volte il thriller. Anche le scene di violenza vengono in parte nascoste, si preferisce di più il prima e il dopo dei fatti, si preferisce mostrare gli uomini.
Tra questi spicca per intensità Michael Shannon, attore che tornerà con Nichols in Take Shelter e Mud, bravo nel rappresentare un uomo sofferente sopraffatto dall'inutilità della violenza, la quale porta a trovarsi, suo malgrado, in un ambiguo stato di attrazione e repulsione.
Shotgun Stories non è un film perfetto, non è un film di intrattenimento, non vuole dare alcuna morale e non pretende di essere compreso. Mostra solo il dolore di anime in pena.
IMDb Articoli più o meno Simili: 2007, cinema, drammatico, faida, film, Jeff Nichols, Michael Shannon, recensione, S, Shotgun Stories