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Shozo Shimamoto, in mostra presso lo studio Giangaleazzo Visconti, sino al 31 gennaio 2014, Milano

Creato il 04 novembre 2013 da Alessiamocci

Lo studio Giangaleazzo Visconti in corso Monforte 23, a Milano, ha portato per la prima volta in Italia l’opera di Shozo Shimamoto con 60 tele che ripercorrono tutti gli anni della sua produzione artistica.

Shozo Shimamoto, in mostra presso lo studio Giangaleazzo Visconti, sino al 31 gennaio 2014, MilanoShozo Shimamoto è del 1928 ed è morto appena tre mesi fa, ma è considerato dal Moca di Los Angeles il più grande artista del 900 insieme a Pollock.

È stato a capo dei movimenti di spicco dell’avanguardia internazionale. Le sue tele preziosissime sono esplosioni di colore, veri e propri giochi d’artificio. Giovedì 12 settembre lo studio inaugura questa mostra che rimarrà aperta sino al 31 gennaio 2014.

Il pubblico italiano avrà per la prima volta il privilegio di ammirare tele che si trovano conservate a Los Angeles e godere dunque in tempi di cupa crisi mondiale di quell’euforia di colore che ogni quadro sprigiona.

Diceva dell’arte il pittore:Quando affermo che l’arte è stupire, la gente resta sorpresa. C’è la tendenza a pensare all’arte come un qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto quel che direi del mondo dell’artigianato. L’arte, Shozo Shimamoto, in mostra presso lo studio Giangaleazzo Visconti, sino al 31 gennaio 2014, Milanooppure il gesto artistico, consistono al contrario nello stupire lo spettatore. Ovviamente “stupire” non significa sorprendere con gesti inconsulti e chiassosi.”

I gesti spettacolari l’artist, nelle sue performance, li ha compiuti, e nella mostra si potranno seguire i filmati delle sue performance. Eppure la carica di prorompente vitalità che insieme alla fantasmagoria di tinte quelle tele trasudano sono di per se stesse un inno alla vita.

Sempre in uno dei suoi pensieri afferma: “Al presente io mi faccio fare dei disegni sulla testa rasata oppure mi faccio proiettare dei film, ma non allo scopo di fare cose strane. L’opera d’arte è di per sé un’espressione libera. È così che, mentre guardo in cielo e comincio a fantasticare, mi vengono in mente queste idee in modo spontaneo e naturale. Dipingere un quadro è ugualmente un castello fra le nuvole e non è assolutamente necessario che ci sia un legame con la realtà. L’atto di dipingere è proporre un’espressione libera. Questo è il vero compito dell’artista“.

Shozo Shimamoto, in mostra presso lo studio Giangaleazzo Visconti, sino al 31 gennaio 2014, MilanoShimamoto, nato ad Osaka nel 1928, ha fondato il movimento d’avanguardia Gutai negli anni ’50, le sue opere si trovano al Tate Gallery, al Tate Modern ed in Giappone.

Alla Galleria Visconti sarà possibile ammirare le tecniche su carta, gli imbutini smaltati, il calligramma del 1976, le bottles crashes, le teatral pittoriche del 2008.

Una originalità, nel 1995 ha voluto inscenare un suo funerale con lui in vita mediante dodici monaci buddisti che cantavano sutra, il funerale, vista la veneranda età a cui è arrivato gli ha portato bene, ma al di là della battuta, l’evento milanese non va sottovalutato perché tra l’altro viene organizzato a soli tre mesi dalla sua morte.

Written by Elisabetta Marchetti


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